90 minuti nei Distinti: "Il pranzo di sette portate e il numero di scarpa"

Sampdoria - Chievo deve essere la partita del riscatto dopo la sonora sconfitta subita contro la Lazio. I tifosi sono convinti di vedere una bella prestazione da parte degli uomini di Giampaolo e si dirigono allo stadio non senza difficoltà: "Sarà anche la festa della mamma, ma ho mangiato come a Natale: un pranzo di sette portate! Sono nella stessa forma fisica di qualche calciatore sudamericano quando torna dopo un mese nel suo Paese!"

Il mio solito vicino, invece, ha dovuto dire una piccola bugia a fin di bene: "Secondo mia moglie sarei dovuto essere al pranzo di comunione di un suo cuginetto ora... Sono scappato dopo la cerimonia! Se fingi un virus intestinale nessuno vuole starti seduto vicino a tavola!"

Il match inizia e i blucerchiati hanno diverse occasioni da rete nei primi minuti, ma ci pensa Quagliarella all'11' a far passare la Samp in vantaggio sfruttando un errore di Sorrentino e insaccando a porta vuota. Il portiere avversario lamenta un fallo da parte del numero 27 e, per convincere il direttore di gara,  zampetta sul prato sventolando in aria una delle sue scarpe. "Io ho un 43!!! - urla il mio vicino - dovrebbe andarmi!"

Poi Quaglia è costretto a uscire per infortunio. Al suo posto al 29' entra Muriel. Il primo tempo si conclude sull'1-0 per la Samp, il Genoa perde e il Crotone sta vincendo: una domenica quasi perfetta. È proprio quel "quasi" che fa sì che il Chievo pareggi nella ripresa dopo appena un minuto di gioco.

I blucerchiati non inseguono la vittoria con convinzione, ma si avvicinano comunque al goal a pochi minuti dalla fine con Torreira: l'uruguaiano colpisce il palo. I tifosi tornano piano piano verso casa: la gioia dei tre punti in casa è rimandata all'ultima partita di campionato contro il Napoli.