Di Biagio: "Nulla è perduto. Contrastarli e ribattere colpo su colpo"

04.07.2020 13:35 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Di Biagio: "Nulla è perduto. Contrastarli e ribattere colpo su colpo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alla vigilia di un altro scontro clou in chiave salvezza, quello tra Sampdoria e Spal, Luigi Di Biagio ha incontrato la stampa facendo il punto della situazione in casa estense. La squadra, reduce dal pareggio col Milan, avvenuto con una rocambolesca autorete a favore dei rossoneri poco prima del triplice fischio, secondo il tecnico attraversa comunque un buon periodo a livello mentale.

Mister, si arriva a questo trittico di scontri diretti con la SPAL in crescita nelle ultime due partite. C'è però il gol subito all'ultimo minuto contro il Milan. Qual è il fattore più importante in prospettiva della Sampdoria? "In queste ultime gare ho visto tante cose positive e la crescita generale della squadra. Normale che brucia molto quello che è successo l'altra sera, così come la sconfitta contro il Cagliari che è arrivata all'ultimo minuto. Ora i ragazzi stanno capendo che nulla ancora è deciso e nemmeno perduto, anche se la vittoria ci avrebbe permesso di accorciare sulle altre dirette avversarie - riporta Tuttomercatoweb.com -. Psicologicamente stiamo bene però. In vista della gara contro la Sampdoria, bisognerà essere concentrati e avere la consapevolezza di potercela fare. I requisiti più importanti sono questi".

I convocabili Letica, Bonifazi e Reca come stanno? "Qualcuno non ha recuperato, qualcuno non è al top come Reca. Il ragazzo lo porteremo comunque anche se non sappiamo se farà parte della partita. Vediamo quali decisioni prendere. Altri invece sono anche stanchi e affaticati. Domattina deciderò il da farsi prima di fare la formazione perché sono partite che se non sei al cento per cento diventa difficile affrontarle".

Sarà una sfida tra allenatori romani. Che Sampdoria si aspetta? "Sì, io e Claudio siamo romani e dello stesso quartiere. Siamo entrambi di Testaccio. Mi aspetto una squadra che vorrà vincere come noi e che non penso farà previsioni di pareggio. Hanno ottenuto una vittoria fondamentale, ma vorranno replicare. Vorranno vincere e noi dovremo essere bravi a contrastarli e ribattere colpo su colpo. La solita Sampdoria, accorta, solida e che non lascia niente al caso. Potrà contare anche su attaccanti forti. Noi saremo pronti".

Letica giocherà o toccherà a Thiam? "Dovrebbe giocare lui. Ha recuperato e sta bene, anche se Demba sarà pronto nel momento in cui lo chiamerò in causa".



Petagna potrà riposare? "Lo vorrei sempre in campo e l'ho detto anche l'altra volta. La scorsa partita volevo farlo riposare, poi l'ho schierato comunque. Domattina deciderò e valuterò insieme a lui. Alla fine le decisioni che si prendono prima della partita fanno la differenza".

Tunjov potrà giocare? "Il ragazzo è prontissimo, maturo e farà una grandissima carriera. Può giocare in qualsiasi momento, anche se non vuol dire che scenderà in campo. Magari se non lo farà è perché ho fatto altre scelte. La sua crescita passerà attraverso le prossime gare. Su di lui conto molto, è pronto. Anche se non ha ancora giocato. Lui è un interno di centrocampo, che può giocare alto nel 4-3-3 sia a destra che a sinistra o nel 4-4-2 come quarto. Un giocatore che è funzionale a tutto campo e che può ricoprire diversi ruoli."

Che motivazione fornisce ai diversi punti persi negli ultimi minuti di gara? "Non c'è un motivo particolare. Non è una questione mentale. Penso alla partita col Cagliari, dove prima del gol di Simeone abbiamo rischiato di vincere la partita. Il calcio è maledetto. Vorrà dire che vinceremo due partite noi al 95esimo. Il calcio qualcosa ci ridarà. L'importante è crederci e non mollare".

Cosa ha pensato all'autogol di Vicari? E come ha trovato lui e il gruppo in questi giorni? "Francesco è un trascinatore. Ero disperato più per lui che per noi perché so quanto ci tiene. Normale che i tre punti ci avrebbero dato una spinta superiore. Bisogna però passare anche da questi risultati sfortunati per costruire il futuro. La squadra è viva, vera, che ha combattuto ordinata. Non posso chiedere di più. Sono stati bravi e non posso che applaudirli per la partita che hanno fatto, a maggior ragione contro il Milan. Ora servirà qualcosa in più. Oltre alle ottime prestazioni dovremo portare a casa punti nelle prossime tre gare. Se riusciremo in ciò, ce la faremo. Fino alla fine noi ci faremo e daremo la nostra. Lo vedo negli occhi dei ragazzi e nel modo in cui ragionano e mi ascoltano".

Cosa manca a Castro per tornare quello di Cagliari? "Ha giocato contro il Lecce e la Juventus e poi a Parma si è infortunato. Con il Cagliari è rientrato ma ha pagato l'andamento di tutta la squadra, lo ha sofferto. Oggi non lo sto utilizzando, domani vedremo. Ma è un giocatore a cui faccio tanto affidamento nel 4-4-2 e lui mi dovrà aiutare a utilizzarlo. Penso che possa fare molto bene nelle prossime gare. Lo utilizzerò spesso".

Come si aspetta che cambi il suo vissuto della partita, essendo in tribuna e non in panchina per via della squalifica? "Si tratta di una squalifica anomala, perché comunque vivrò la partita a ridosso della panchina e dei giocatori. Starò in stretto contatto con Mutarelli, di cui nutro grande fiducia, e i collaboratori. Non penso che sarà un problema, anzi sarà una nuova esperienza per me".