Capello ricorda il passaggio di Seedorf dalla Sampdoria al Real Madrid
A margine del Festival dello Sport di Trento, Fabio Capello, ripercorrendo la propria carriera da tecnico, ha ricordato il passaggio di Clarence Seedorf dalla Sampdoria al Real Madrid:
"Il Real è la squadra che mi è rimasta più nel cuore perché l'ho dovuta costruire portando dei calciatori che pensavo potessero fare la differenza. Al Milan l'avevo trovata fatta e poi aggiustata e c'era una grande organizzazione alle spalle. Al Real Madrid bisognava avere carisma per farti seguire da tutti. Avevo in prima squadra quattro calciatori di 20 anni, presi Seedorf dalla Sampdoria e Roberto Carlos per la difesa. Il Real è la squadra che più ho sentita mia, perché l'ho fatta io. Successivamente vennero Cassano e Ronaldo, due che però non facevano vita da atleti. La decisione di mandare via Ronaldo e mettere in disparte Cassano aiutò a creare un gruppo vincente. Recuperammo 9 punti di svantaggio a 10 gare dalla fine dal Barcellona. Sono orgoglioso ancora di questo successo.
Al Real Madrid acquisto Seedorf dalla Sampdoria, aveva 19 anni. Dopo tre partite giocavamo contro l’Espanyol, eravamo 0-0. Dopo 45 minuti inizio a parlare e a dare indicazioni. Finisco il discorso, Seedorf si alza e dice: “No, io farei questo, questo e questo”. A diciannove anni. Io gli ho dato la giacca e sono uscito dallo spogliatoio. Sono venuti a riprendermi, io gli dissi “No no, avete un nuovo allenatore”. Seedorf aveva grande personalità, un bravissimo ragazzo”.