UNA BOTTA DI DORIA: uno spicchio blucerchiato che non smette mai di brillare

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L'Olimpico è una bolgia. La Lazio ha chiamato a raccolta i propri tifosi, promuovendo prezzi popolari per spingere ancora di più la squadra verso il sogno Champions League. Lo stadio conta poco più di 40.000 spettatori, pronti ad incitare la squadra contro la Samp di Marco Giampaolo, alla ricerca di punti preziosi in questo rush finale.

Mentre l'aquila Olimpia volteggia maestosa, l'inquadratura si sposta per un attimo nel settore ospiti. Uno spicchio tinto di blucerchiato nel cielo biancoceleste. Sbandierano e cantano i tifosi doriani che hanno affrontato la trasferta. Lo fanno quando le squadre entrano in campo, continuano a farlo anche quando la squadra subisce una, due, tre, quattro reti. Un amore encomiabile, nonostante le complicazioni di un campionato che avrebbe potuto concludersi con un piazzamento ancor più alto o, almeno, con qualche gioia in più nelle gare in trasferta. L'Atalanta intanto vola a 55, continuando a compiere il suo dovere, ciò che la Samp non ha fatto quando ha avuto le occasioni propizie (vedi match con Benevento, Crotone e Chievo, ad esempio). I tifosi, invece, non hanno mai mancato al loro “dovere”. Un “dovere” che in realtà è passione, piacere, anche se, talvolta, si trasforma in sofferenza. Perché vedere la propria squadra travolta, distratta e inerme fa soffrire, ma l'unica arma che si ha per aiutarla è quella di sostenerla, sbandierare e cantare ancora più forte. E nonostante l'oscurità sul campo, sugli spalti i colori blucerchiati non smettono di brillare.