UNA BOTTA DI DORIA: La fortuna aiuta gli audaci
“Audentes Fortuna iuvat” dicevano i latini, ossia come nella vulgata diffusa: “la fortuna (cioè il destino) aiuta gli audaci". Potremmo osservare come la Sampdoria nella partita disputata contro la Fiorentina non sia stata né fortunata né audace, soprattutto per demeriti propri, più che per cause esterne o la bravura degli avversari.
La vittoria praticamente gettata alle ortiche all’ultimo respiro lascia quindi una sensazione di incompiutezza, perché un successo avrebbe confortato le ambizioni di media-alta classifica della nostra squadra.
Poco prima dei tre minuti di recupero assegnati, dalla tribuna che ospitava i tifosi blucerchiati si è levato il coro “Doria, Doria, Doria”, quel coro che facciamo per caricarci a inizio partita, quando vogliamo il gol o quando sentiamo il tremore affliggere i nostri giocatori e proviamo a infondere loro coraggio. Purtroppo questa volta è andata male: una distrazione fatale ha portato al pareggio ormai insperato dagli avversari stessi.
Il cammino blucerchiato comunque continua: già nel prossimo match contro l’Udinese ci auspichiamo una pronta ripresa dei nostri beniamini, i tre punti sono assolutamente alla portata, a patto che si dimostri più convinzione a agonismo, aspetti che sono in parte mancati in questa trasferta a Firenze.