Tirotta a "Forever Samp": "Quella dei tifosi è stata una protesta civile. Mediamente 2.500 abbonati non vanno allo stadio e non per colpa dei giocatori"

13.06.2018 00:34 di Matteo Privitera   vedi letture
Tirotta a "Forever Samp": "Quella dei tifosi è stata una protesta civile. Mediamente 2.500 abbonati non vanno allo stadio e non per colpa dei giocatori"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Durante la trasmissione Forever Samp andata in onda su Telenord Enzo Tirotta, ospite in studio, ha affrontato i temi attuali riguardanti la tifoseria blucerchiata. In primis la contestazione andata in scena contro il presidente Massimo Ferrero davanti alla sede blucerchiata di Corte Lambruschini:

"Credo che tutto sia nato da un eccesso gratuito da parte del proprietario della Sampdoria. Ribadisco quello che dico sempre oramai da anni...Lui sta facendo bene, non benissimo, perchè quest'anno siamo arrivati ad un punto in classifica che se avessimo avuto dei dirigenti con una marcia in più in coppa ci saremmo arrivati, oppure non ci saremmo arrivati, ma non nel modo in cui è stato. Ferrero sta facendo cose importanti per la Samp, vedi Bogliasco". 

"Tuttavia in questi quattro anni Ferrero ha svilito il marchio, ridicolizzando la maglia della Sampdoria. Ci sono 2.500 tifosi abbonati che mediamente non vanno allo stadio, non può essere colpa dei giocatori, ma è responsabilità di una strategia di comunicazione che ha portato Ferrero ad essere ospite in prima serata in trasmissioni importanti, ma la bandiera della Sampdoria è stato di complemento a delle pagliacciate".

"Quella di oggi è stata una protesta civile, pur riconoscendo tutti i meriti del mondo a Ferrero ed al suo staff. Accetto anche il rischio che un anno si possa sbagliare facendo tutte queste manovre con i giocatori, e si possa anche correre il rischio di scendere in Serie B. Comunque un uomo di comunicazione come lui, che vive di cinema, finita Samp - Napoli, anche se ha preso cento vaffa, deve uscire con il sorriso dal campo". 

Infine una battuta sulla recente festa degli Ultras a Villa Croce che ha suscitato qualche piccola polemica con figure dell'amministrazione comunale:

"Villa Croce è in un contesto sociale e urbanistico che vive di silenzi. Quello che comprendo è che dopo che una vita che in quella Villa si chiudono i cancelli alle 20 e c'è silenzio, per due sere di seguito è inevitabile che qualcuno abbia avuto qualche disagio, perchè è inevitabile con la musica sino ad una certa ora e qualche schiamazzo. Tuttavia è un evento unico e a volte si può anche sopportare, soprattutto se non mi reca danno e mi da un pò di lustro, perchè grazie a questo evento Villa Croce è stata molto conosciuta. Questa è stata la quindicesima festa che gli Ultras hanno fatto nei parchi pubblici, e mai una volta è stata fatta una contravvenzione o sono stati creati problemi di ordine e pulizia".