Sampdoria, Yepes: "Rimonta è possibile. Genova come una seconda casa"

Le parole del centrocampista della Sampdoria Gerard Yepes a pochi giorni dalla partenza della squadra per il ritiro in Turchia
05.12.2022 11:37 di  Emanuele Massa   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Sampdoria, Yepes: "Rimonta è possibile. Genova come una seconda casa"
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Il centrocampista della Sampdoria Gerard Yepes Laut ha parlato della situazione in casa blucerchiata a pochi giorni dalla partenza per il ritiro in Turchia:

"Assolutamente è l’obiettivo del mister, dello staff e nostro  riprendere la forma fisica e migliorarla. Ma poi lavoriamo anche su altri dettagli perché abbiamo tante ore per lavorare insieme e le sfruttiamo per migliorare aspetti di gioco e le idee per trasformarle in campo".

A breve partirete per il ritiro in Turchia, quanto può essere utile a porre le basi per una rimonta? "Sarà importante per stare tutti insieme perché solo così possiamo uscire da questa situazione. Sembra una frase che si ripete spesso, ma insieme dobbiamo lavorare per uscire da questa situazione. Magari stando, squadra e staff, insieme possiamo migliorare tutti gli aspetti e portare in campo quello che il mister vuole".

Quanto sarà importante partire con il piede giusto già da Reggio Emilia? "Sarà molto importante partire con il piede giusto per acquisire fiducia. E' da lì che dobbiamo perseguire l'obiettivo. Non c’è miglior partita per iniziare a provare a girare la situazione. Servirà tanto per darci morale e fiducia in noi stessi e alla squadra. Iniziare con il piede giusto è importante per lo svolgimento della stagione".

23 partite da giocare. La rimonta è ancora possibile? "Assolutamente. Abbiamo l'esempio della Salernitana che a fine girone di andata del campionato scorso davano per spacciata. Noi dobbiamo credere in noi stessi e nei nostri compagni. Ovviamente la rimonta è possibile ma sappiamo che sarà dura perché le altre squadre hanno o lo stesso nostro o altri obiettivi. Dobbiamo essere più forti perché la storia, la società e soprattutto i tifosi meritano che diamo tutto in campo e salviamo la squadra".

Piano piano hai trovato spazio nel centrocampo blucerchiato. Obiettivo proseguire nel tuo percorso di miglioramento e convincere definitivamente il mister? "Certo perché anche quando si gioca un po' di più, o anche sempre, l'obiettivo deve essere quello di crescere e migliorare. Grazie alle prestazioni si migliora anche dal punto di vista dell’esperienza. Ringrazio mister Stankovic per queste opportunità, io cerco di migliorare sempre e crescere. Personalmente sono sempre a disposizione di squadra e mister".

Sei giovane ma hai dimostrato di avere tanta personalità. Ti chiedo allora come si può uscire da questo momento negativo? "Principalmente tutti uniti, credendo in noi stessi e nelle nostre possibilità. Matematicamente abbiamo ancora la possibilità di rifarci e di salvarci. Grazie anche all’esperienza dei più grandi e che hanno tante presenze in A. Noi dobbiamo seguirli come dobbiamo seguire il mister e lo staff perché tutti insieme dobbiamo andare verso un obiettivo che è la salvezza".

Il mister ha interpretato alla grande il ruolo di centrocampista. Ti dà consigli su come muoverti? "Soprattutto quando facciamo la tattica. Quando proviamo i movimenti da fare allora ci dà una mano ma aiuta molto anche i miei compagni che giocano in ruoli diversi, non solo i centrocampisti. Ovviamente potrà capire meglio noi perché lui giocava in questo ruolo. Però ovviamente aiuta tutti e qualche consiglio a noi centrocampisti lo dà":

Arrivi dalla formazione Primavera. Quanto è stato importante nella tua crescita mister Tufano? "Per me mister Tufano è stato importantissimo nella mia carriera e nel settore giovanile. Ho iniziato con lui quando sono arrivato in Italia a 15 anni. Ho giocato quattro anni con lui e diciamo che è un papà-allenatore. Ho vissuto con lui tutte le stagioni, sapeva cosa voleva da me e io sapevo cosa voleva lui".

Possiamo dire che Genova è diventata la tua seconda casa? "Sicuro. Ripeto, sono arrivato a 15 anni, ora ne ho 20. Un quarto della mia vita l’ho passato qua e spero di rimanerci tanti anni. Fin dall'inizio mi sono sempre trovato molto bene. Poi qua ho trovato la mia fidanzata e questo aiuta tanto, lei come la sua famiglia. Genova la sento molto come una seconda casa".