Sampdoria, Nicolini: “Entrare nell’ordine di idee che questa squadra deve salvarsi”
Enrico Nicolini, dagli studi di Telenord, durante Forever Samp, ha commentato le ultime prestazioni della squadra blucerchiata.
“Oggi si sono viste in campo due squadre molto diverse. Il Catanzaro ha mostrato un gioco super consolidato. La Sampdoria fa quello che può. Oggi è stato un 4-4-2 ma bastava avanzare Pedrola e mettere qualcun altro al posto di Girelli ed era il solito 4-3-3. Fai gioco attraverso le giocate. Non è un gioco armonico. Il Catanzaro ha un’impronta precisa, ad esempio tiene gli esterni altissimi, è come giocano già dall’anno scorso, e guarda un po’, anche se fortunoso, il primo gol è arrivato da lì. Su questo gol il primo responsabile è sicuramente Ghilardi. Se nessuno te la chiama la devi colpire, riporta Sampdorianews.net, Stankovic ha un 10% di responsabilità, non è stato particolarmente reattivo ma a quel punto l’ha vista all’ultimo.
Nonostante i risultati confermerei Pirlo, almeno per la prossima ad Ascoli. Dovesse non fare risultato penso che sarebbe normale fare scelte diverse. Anche il discorso della sosta fa male agli allenatori in bilico.
Potenzialmente potrei pensare che questa squadra senza infortuni possa salvarsi senza tanti problemi. Se l’asticella però si alza, diciamo playoff, non capisco perché l’allenatore non si è tutelato ed è stato zitto. In ogni caso, l’opzione di sostituire Pirlo con Legrottaglie allenatore mi sembra paradossale. Ha un altro ruolo, fin qui ha sempre parlato da dirigente e da domani cosa fa, parla da allenatore? A me avevano chiesto di sedermi in panchina ad Ascoli, la stagione che ero DG. Ho risposto che il mio ruolo era un altro e nel caso l’allenatore lo avrei fatto solo dal 1 luglio.
Se li prendiamo ad uno ad uno, oggi a nessuno puoi dire niente in termini di applicazione e volontà. Diventa difficile la critica. In altre partite è stato possibile dire che questo o quell’altro non hanno mostrato il giusto atteggiamento, ma oggi no. Poi però è vero che prendiamo sempre gli stessi gol. Oggi mi è sembrato di rivedere il gol preso con il Venezia per l’errore di Ricci.
I dati dicono che nelle ultime tre stagioni veniamo da 84 partite e 52 sconfitte. La ragione sono giocatori modesti e allenatori che in quel momento e in quel contesto non sono stati in grado di far rendere la squadra nemmeno per il suo valore sulla carta. Impegno non equivale a rendimento. La Sampdoria è una squadra modesta. Con tutti i giocatori sani e pronti a giocare, mi riferisco a Kasami, Depaoli, Ricci, De Luca che sani e pronti non sono, una metà classifica te la puoi giocare con tranquillità. Con gli infortuni e la situazione attuale dobbiamo entrare nell’ordine di idee che questa squadra deve salvarsi. Se entriamo in quest’ordine di idee la Lega Pro si può sicuramente evitare. Ma se non prendiamo il rischio in considerazione è farsi del male. Serve consapevolezza di quello che siamo. Il buon padre non è quello che ti dice sempre bravo o sempre asino, è quello che sa distinguere quando dirti bravo e quando dirti asino. In società c’è questa figura?".