SAMPDORIA MVP - Nel segno del "Bandito"

14.04.2019 17:31 di Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MVP - Nel segno del "Bandito"
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Un avvio sprint, una fase calante di rendimento e minutaggio per qualche acciacco fisico e prestazioni non convincenti. A gennaio ecco l'arrivo di Manolo Gabbiadini con un grande investimento sostenuto dalla società, la partenza di Kownacki, l'infortunio di Caprari e l'arrivo di Sau. 

Gli spazi per poter incidere potevano sembrare limitati, la cifra pattuita per esercitare il diritto di riscatto a fine stagione è piuttosto elevata ed era concreto il rischio di non sentirsi più pienamente parte integrante del progetto. La disavventura serale andata ad occupare spazio nelle cronache locali e nazionali poteva rappresentare il colpo definitivo che poneva fine in anticipo all'esperienza blucerchiata e invece da lì è partita la rinascita.

Da grande professionista, stimato in ogni occasione sia dalla guida tecnica che dallo spogliatoio, si è rimboccato le maniche, si è fatto trovare presente ogni qual volta il mister l'ha chiamato in causa, è riuscito ad incidere in ogni posizione. Trequartista, o attaccante poco importa, un gran goal al Mapei Stadium, una prestazione sontuosa contro il Milan con un altro sigillo frutto dell'abnegazione e della voglia di non mollare mai nemmeno un centimetro.

La Sampdoria non ha brillato con il Torino e non ha concretizzato quanto creato con la Roma, ma l'ex Sassuolo si è sempre contraddistinto tra gli elementi più in palla e ha raccolto i frutti del lavoro svolto lasciando il segno nell'appuntamento più atteso dai tifosi. La retroguardia messa in campo da Prandelli non è riuscita a trovare le giuste contromisure ai suoi movimenti, talvolta volti ad aggredire centralmente la profondità, talvolta ad allargarsi sulle corsie esterne per creare la superiorità numerica. 

Si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto sul traversone di Quagliarella, si è procurato il rigore del 2-0, ha fatto ammonire Criscito, altre punizioni ottenute nel momento di maggiore pressione rossoblu, riuscendo a far salire il baricentro e a far respirare la squadra. Tra le sue principali qualità va citata la capacità di svariare sull'intero fronte offensivo, non fornire punti di riferimento agli avversari, senza scordare l'enorme lavoro compiuto quando bisogna recuperare palla. 

Un autentico valore aggiunto per il finale di stagione. Nel segno del Bandito.