SAMPDORIA MVP: il nuovo Praet che non stacca mai la spina. Segnali da leader

15.10.2017 18:03 di Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MVP: il nuovo Praet che non stacca mai la spina. Segnali da leader
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Oggi abbiamo assistito ad un ulteriore step dal grosso peso specifico nel processo di crescita di Dennis Praet. Per 45' l'Atalanta è stata padrona del campo, ha commesso il grave errore di non chiudere la sfida, la Sampdoria è riuscita a restare in partita, tornando in campo letteralmente trasformata nella ripresa, anche grazie ai cambi operati da Giampaolo nell'intervallo.

Nella passata stagione capitava spesso che il talento proveniente dall'Anderlecht fosse tra i primi elementi a restare avulsi dal gioco nelle giornate no del collettivo, oppure in alcune occasioni si segnalasse tra gli elementi meno convincenti nonostante la squadra riuscisse a vincere e a convincere. Oggi è accaduto esattamente il contrario. Prima dell'intervallo è stato tra i pochi blucerchiati a non subire la momentanea superiorità territoriale e di gioco degli ospiti. 

È vero, ha rischiato non poco con due palloni persi nel limite della propria area facendo correre potenziali pericoli, ma ha messo in campo carattere e personalità da giocatore di prima fascia. Basta ricordarsi la sgroppata al 31' a farsi tutto il campo palla al piede, servizio in profondità per Duvan Zapata, la cui conclusione viene murata dall'intervento in scivolata di Caldara. Nella ripresa scende in campo un'altra Sampdoria, la vera Sampdoria, i cambi fanno la differenza, riprendiamo coraggio, alziamo il baricentro e riusciamo ad avere la meglio di un avversario che pensava di aver chiuso la pratica.

È Dennis ad innescare l'azione del pari, trovando in profondità Quagliarella, lesto ad eludere l'uscita di Berisha e a trovare lo smarcato Zapata. È sempre Dennis a premiare l'inserimento senza palla di Linetty in occasione del 3-1. Praet non ha mai staccato la spina, è sempre rimasto nel vivo del gioco, mentalmente sul pezzo, ha inviato i primi grandi segnali da futuro leader. I tocchi leziosi e le lunghe pause sono soltanto lontani ricordi, ora stiamo ammirando un giocatore sempre più vicino al modello di centrocampista moderno, con mille ringraziamenti a mister Giampaolo.