SAMPDORIA MVP: i corsi e ricorsi storici di Melle Meulensteen

SAMPDORIA MVP: i corsi e ricorsi storici di Melle MeulensteenTUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 23:06News Doria
di Emanuele Massa

La sera del 9 maggio raccontavamo su queste pagine la vittoria del Doria sulla Salernitana grazie a una rete alla fine del primo tempo di Melle Meulensteen, in una partita che aveva certificato fossimo ancora vivi prima della decisiva partita di Castellammare.

Questa sera è passato solo poco più di un mese, ma sembra un'era geologica: come ha detto Mister Evani siamo andati all'inferno e siamo tornati, abbiamo pianto lacrime amare e ci siamo arrabbiati da morire, ci siamo visti piovere addosso le peggiori accuse, siamo stati accusati dei peggiori mali (sportivi, per carità) del mondo, ma alla fine la parola è andata al campo.

E di fronte all'ennesimo Ferraris stracolmo di amore per quei colori che ci fanno venire i brividi, siamo di nuovo qui. Corsi e ricorsi storici, come diceva Vico, il Doria ha vinto, e ha vinto con merito, l'andata dei play-out più chiacchierati di sempre contro la Salernitana, e il migliore in campo per la redazione di Sampdorianews.net è di nuovo lui, Melle Meulensteen.

Aveva fatto solo due gol, entrambi a Cesena, poi dopo un periodo opaco è stato decisivo nelle due partite più importanti della recente storia blucerchiata. Questa sera ancora in un ruolo ibrido fra centrocampo e trequarti, è stato impareggiabile per grinta, corsa e visione di gioco.

E proprio in quel momento in cui all'ennesimo calcio d'angolo più di uno si chiedeva "ma pensa se la mette dentro ancora Melle" ecco un commovente Ferrari che la ributta dentro l'area per quella capoccia bionda che ancora una volta batte Christensen sulla fine del primo tempo.

Si poteva forse fare anche uno o due reti in più, ma onestamente poco si poteva chiedere di più a questa serata: una squadra che è stata finalmente coesa e meritevole della maglia che indossa, una squadra che tutto aveva e ha ancora da farsi perdonare verso una tifoseria che l'ha sempre sostenuta nei momenti più difficili, e che meriterebbe finalmente di smettere di soffrire e rivedere un po' di luce.

Ancora niente è stato fatto, il ritorno è dietro l'angolo e sarà una partita lunga in un ambiente sicuramente ostile: sarà importante mantenere il sangue freddo e cercare di capitalizzare il vantaggio guadagnato questa sera. Una cosa è certa: soroprenderebbe non vedere tra gli undici che scenderanno in campo all'Arechi la zazzera bionda di Meulensteen, l'uomo delle partite decisive.