SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Il meglio deve ancora venire...

L'Analisi settimanale dell'attacco blucerchiato
15.02.2018 09:06 di Paolo Bardetta   vedi letture
SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Il meglio deve ancora venire...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

“Solo quando tutti contribuiscono con la loro legna da ardere è possibile creare un grande fuoco”, se poi si tratta di un fuoco blucerchiato allora tutto diventa magico e meraviglioso.

Si dice che i proverbi, in genere, siano i frutti della saggezza popolare che è stata sin da sempre spontanea e basata soprattutto sull’esperienza comune. Da lì in poi il loro essere tramandati ne ha conferito autenticità, veridicità e attendibilità. Ecco perché il significato più profondo del proverbio appena menzionato è da attribuire in tutti i modi ai blucerchiati e a ciò che stanno vivendo.

In effetti sarebbe riduttivo equipararlo solo alla vittoria casalinga contro l’Hellas Verona, perché senza dubbio tutta la storia della stagione blucerchiata ne rispecchia in sé il contenuto più profondo. 

Il fuoco nella sua accezione più profonda ha in sé il senso della passione, della tenacia, del coraggio, della voglia di riscatto, di quella luce intensa che ti permette di raggiungere qualsiasi obiettivo. Ecco perché quando si scende in campo per quei 90 minuti non si può tralasciare questo particolare. Questi sono gli ingredienti essenziali che fanno di 11 uomini una squadra vera che lotta e ci crede fino alla fine.  

L’analisi settimanale dell’attacco blucerchiato non poteva trascurare questa considerazione importante. Essere squadra del resto è soprattutto questo, avere il coraggio di innescare con la propria legna il grande fuoco. Stare in panchina o essere titolari è solo un dettaglio. La differenza la fa l’essere una squadra in cui tutti lottano per un unico fine, nessuno escluso.

Orfano di Ramirez per squalifica, il tecnico Giampaolo ha schierato Quagliarella e Zapata in avanti supportati da Caprari come trequartista, atipico rispetto al suo vero ruolo ma decisamente determinante ai fini del gioco espresso. 

Ed è proprio dall’attaccante romano che voglio iniziare quest’analisi. Il numero 9 blucerchiato infatti è entrato in partita sin dai minuti iniziali della gara dimostrando di prediligere la posizione da trequartista che lo rende sicuramente più libero di svariare su più fronti ma che soprattutto gli ha permesso di mettere in luce le sue doti da fantasista. Dribbling secchi sugli avversari, passaggi calibrati e soprattutto tanta corsa nel ripartire. Il percorso di crescita di Gianluca è senza dubbio giunto a un momento culminante che può solo che migliorare radicalmente. Cerca più volte la via del gol ma l’assist al bacio per la testa di Barreto ha mostrato la sua lucidità, tranquillità e soprattutto la sua stoffa da campione. 

Decisamente però sottotono la prova di Duvan Zapata. Il colombiano ha sprecato delle occasioni clamorose tra il primo e secondo tempo e a volte è stato un po' fuori dal gioco. Una forma forse non perfetta causata dall’attacco influenzale? Può darsi ma sicuramente i tifosi sanno che Duvan può fare molto di più. Quel pallonetto sopra la traversa nella ripresa e quel fiato spezzato dei tifosi pronti a esultare è sinonimo del momento del colombiano poco lucido e attento. 

L’entrata di Kownacki ha sicuramente fatto respirare di più la compagine blucerchiata. Il polacco ancora una volta ha dimostrato di credere nel progetto Sampdoria e di farsi trovare pronto in ogni occasione. Gli è bastato più di mezz’ora per creare scompiglio in area avversaria e procurare il rigore per il raddoppio di Quagliarella. Unica pecca della sua prestazione forse la non perfetta convinzione nell’andare sotto porta, ma la frenesia del suo essere ancora giovane lo scusa e lo perdona. La classe comunque non manca e lo hanno visto tutti. 

17 gol in campionato, prestazioni da favola, e il meglio deve ancora venire. Fabio Quagliarella è questo e molto altro ancora. Ormai è riduttivo ricordare solo le singole prestazioni del numero 27 blucerchiato perché la sua stagione è decisamente da incorniciare. Lotta, corre, ci crede e nessuno può fermare questo bolide che tutte le volte che scende in campo da dimostrazione a tutti di quanto possa amare questi colori tatuati nel suo cuore. Unico ed inimitabile.

La Sampdoria dunque chiude la pratica Verona e si porta a 41 punti in classifica difendendo così il sesto posto. Adesso tre sfide importanti e decisive per il cammino doriano.

Milan, Udinese e Atalanta saranno i tre ostacoli da superare e tutti sono consapevoli che ci sarà da soffrire. Soffrire del resto fa parte della vita calcistica ma se il fuoco che brucia dentro il cuore di 11 calciatori, di una squadra intera è sempre cosi folgorante allora non c’è nulla da temere. Si va a Milano per cercare di scrivere un altro pezzo di storia, per confermare quanto di meraviglioso fatto fino adesso.

I tifosi sono con te cara Sampdoria e non ti abbandoneranno mai perché nessuna emozione, nessuna gioia, nessuna felicità può essere paragonata a quel immenso fuoco blucerchiato che illumina la volta celeste del campionato italiano. 

Il meglio deve ancora venire...