SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Attaccanti isolati, serve supporto del centrocampo

Rubrica d'approfondimento sull'attacco della Sampdoria: da Manolo Gabbiadini a Ciccio Caputo e Fabio Quagliarella.
11.01.2022 09:18 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Attaccanti isolati, serve supporto del centrocampo
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Bilancio amaro per l'attacco nelle ultime due partite disputate dalla Samp: due sconfitte, rimediate con Cagliari in casa e Napoli in trasferta, e una sola rete all'attivo, siglata dal solito Gabbiadini.

Nell'analizzare il match con gli isolani, il primo dato da evidenziare è proprio alla voce "tiri in porta": soltanto uno, la rete lampo siglata dall'attaccante più prolifico della rosa blucerchiata, dopodiché portiere rossoblù pressoché inoperoso.

Se nel primo tempo la Sampdoria aveva mostrato sprazzi di vivacità, il ritmo sottotono e lo scarso agonismo della ripresa hanno fatto sì che il Cagliari potesse portare a casa la seconda vittoria stagionale.

A Napoli, con la squadra ancor più rimaneggiata, segnata da defezioni a causa di infortuni e dall'assenza di Colley, impegnato nella Coppa d'Africa, e Candreva per squalifica, per l'attacco blucerchiato si registra nuovamente una giornata da dimenticare: se la coppia Gabbiadini-Caputo non aveva impensierito io Cagliari, anche il tandem Gabbiadini-Quagliarella non ha creato brividi nell'area del Napoli.

Analizzare il reparto considerandolo un compartimento stagno non sarebbe produttivo né realistico, così come gettare la croce addosso ai soli attaccanti sarebbe sbagliato e miope. Centrocampo e attacco sono legati strettamente e va da sé che, se mancano giocatori qualitativi, in grado di fare gioco e dettare il passaggio, viene a mancare l'innesco per i componenti del reparto avanzato, ancora troppo dipendente dall'estro di Gabbiadini o dalle invenzioni di Candreva. 

Non a caso, il denominatore comune nelle due sconfitte (seppur facilmente pronosticabile la seconda per via del divario in campo) è il vuoto lasciato da Candreva: in campo con i sardi, ma meno lucido e ispirato del solito, assente per squalifica nel secondo match. Manca un sostituto di ruolo, Ciervo si adatta e fa quel che può, manca qualcuno ci visione di gioco, in grado di aprire corridoi e spazi in cui gli attaccanti possano pungere.

Continua così il momento buio di Fabio Quagliarella e Ciccio Caputo: il primo non va oltre la protezione palla di mestiere, il secondo non riesce ad attaccare la profondità e nessuno dei due riesce a esprimersi pienamente accanto a Gabbiadini. 

Nella partita con il Napoli, D'Aversa ha provato a variare il modulo, dal 4-4-2 nel primo tempo al 4-3-3 della ripresa, ma per giocare con il tridente la scelta obbligata è ricaduta sul sacrificare Gabbiadini adattandolo al ruolo di esterno d'attacco, non il più congeniale alle sue caratteristiche. Fondamentale a questo punto l'arrivo di qualche innesto low cost in grado di fornire alternative a centrocampo (ricordiamo che a suo tempo Jankto non fu sostituito e l'infortunio di Damsgaard ha inciso anche sui rifornimenti agli attaccanti) e dare così nuova linfa al gioco blucerchiato, al momento scarno di idee, alla ricerca di punti preziosi per non intaccare il vantaggio sulle inseguitrici nella lotta salvezza.