La storia, la preistoria e la matematica

La storia è quella disciplina che studia il passato attraverso l’uso delle fonti, e spesso si avvale di un’altra disciplina, come la matematica, per comprendere meglio e quantificare un determinato concetto, o evento storico. Si prendano quindi due squadre di calcio della stessa città, la Sampdoria e il Genoa, e si cerchi di analizzare da un punto di vista obiettivo la storia di queste due compagini, traducendole successivamente in numeri, in dati concreti.
Innanzitutto c’è subito da fare una scissione tra due periodi che chiameremo preistoria e storia. La preistoria è il periodo che intercorre tra la nascita del Genoa e la nascita della Sampdoria, quando le squadre di Genova erano addirittura tre (Genoa, Andrea Doria e Sampierdarenese), quindi fino alla stagione calcistica 1945-1946; la storia, invece, ha come punto di partenza il 12 agosto 1946, data di fondazione della Sampdoria, la quale nasce dalla fusione tra la Andrea Doria e la Sampierdarenese.
Durante il periodo preistorico, dal 1898 al 1924, sono addirittura nove gli scudetti vinti dai rossoblù, quando i campionati si giocavano nel giro di qualche settimana e non tutta l’Italia era rappresentata. In questo periodo Guglielmo Marconi inventa la radio e si combatte la prima guerra mondiale. Da notare anche che, nel caso dei primi campionati di calcio, stiamo parlando di tornei e non di campionati a girone unico come li concepiamo oggi, nati solo nella stagione 1929-1930. Sempre durante il periodo preistorico il Genoa vince una Coppa Italia, nel 1936, quando Hitler doveva ancora invadere la Polonia, le donne in Italia non potevano votare e la televisione ancora non esisteva.
Poi, la storia. Nella stagione 1946-1947 a Genova ci sono due squadre competitive, che partecipano entrambe alla Serie A. I dati storici ci informano che i primi due derby li ha vinti la Sampdoria, finendo il campionato davanti al Genoa. Davanti al Genoa, ma quante volte sarà capitato? Sulla base dei sessantatre campionati giocati dalla Sampdoria dalla sua nascita, escludendo l’attuale, i blucerchiati sono finiti davanti al Genoa per ben cinquantatre volte. Per otto volte i rossoblù sono riusciti a compiere l’impresa di rovesciare la storia, mentre per due volte si è finito a pari punti.
Nella stagione 1990-1991 la Sampdoria vinse uno scudetto vero, qualcosa che abbiamo visto con i nostri occhi, e l'anno successivo ci siamo giocati una finale di Coppa dei Campioni allo stadio di Wembley. Nell'era Mantovani anche quattro successi in Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Italiana, e tanti calciatori blucerchiati in Nazionale. Ancora un dato: nell’ultima stagione del 2008-2009 il Genoa ha finito davanti alla Sampdoria dopo ventisette anni di supremazia cittadina blucerchiata.
E poi i derby. I derby, che partite! I colori di tutta una città racchiusi in uno stadio, le urla, le gioie, i timori di perdere una partita troppo importante per noi tifosi. Ad osservare i dati, però, non siamo noi quelli che più devono aver paura di perdere una partita come questa. Conti alla mano la Sampdoria ne ha vinti trentaquattro (uno su tre), i pareggi sono stati quarantadue e le vittorie del Genoa sono state ventisei. Questa statistica comprende diciotto derby amichevoli, comprendenti Coppe non ufficiali. Se non consideriamo quindi i dati dei diciotto derby di competizioni non ufficiali, ecco che la Samp aumenta il proprio distacco sui cugini: trentuno vittorie Samp, trentatre pareggi, venti vittorie Genoa.
Storia, preistoria, numeri, dati ufficiali. E un goal del nostro Campione a confermare un certo trend che dura da più di mezzo secolo. Forse non saremo ferratissimi in preistoria, e lungi da noi lo studio di qualcosa che poco ci interessa, ma in storia e matematica è forse qualcun altro ad esser stato rimandato a settembre…
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