IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dalla Germania: "Giampaolo il nostro vero fuoriclasse". Dalla Romania: "Velocità e intelligenza". Dall'Australia: "L'importanza di qualche centimetro in più".

11.11.2017 16:02 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dalla Germania: "Giampaolo il nostro vero fuoriclasse". Dalla Romania: "Velocità e intelligenza". Dall'Australia: "L'importanza di qualche centimetro in più".
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GIACOMO ZANON (FRANCIA): Siamo l'armata blucerchiata... Che bella questa Sampdoria! Dopo la disfatta di Udine la squadra di Giampaolo ha dimostrato di poter tener fede alle promesse di bel gioco fatte ad inizio campionato. Bel gioco e ottimi risultati che tengono la Samp lì in alto, con le grandi del nostro calcio. C'è una promessa che però, a mio modesto parere, vale più di tutte le altre: quella di scendere in campo e giocarsela con tutti. Certo, Quagliarella e compagni devono ancora affrontare corazzate del calibro di Napoli e Juventus, ma già contro l'Inter hanno dimostrato di non aver timore reverenziale per nessuno. Quella con i nerazzurri milanesi è secondo me una delle partite sin qui più significative; senza dubbio, il primo tempo è stato di enorme sofferenza, anche per merito degli uomini di Spallletti, praticamente perfetti. Nella ripresa tuttavia la Samp ha dimostrato che col suo gioco può mettere in difficoltà chiunque. Al Meazza la sconfitta è stata quasi dolce, perché ha rafforzato la consapevolezza che il gruppo di Giampaolo c'è, sempre e comunque. Oltre alle belle vittorie con Atalanta, Crotone e Chievo, quella che dà più soddisfazione è certamente quella del derby. Non solo perché vincere conto il Genoa fissa per la terza volta consecutiva il predominio cittadino, ma anche perché la Samp ha vinto non giocando a modo suo. Il solito bel gioco si è visto poco, ma i blucerchiati hanno dimostrato di saper soffrire, di saper aspettare il momento giusto per colpire. Dimostrazione del fatto che oltre a produrre un bel calcio, questa squadra è capace di adattarsi alle partite. Una risorsa importante in un campionato difficile come la Serie A. Ora non si deve mollare; come dice mister Giampaolo, bisogna continuare ad essere ambiziosi. L'ambizione di fare sempre meglio, di non accontentarsi dei risultati ottenuti, sarà fondamentale per evitare di sprecare questo inizio di stagione. Se società, squadra è tifosi continueranno sulla scia di quanto fatto fino ad ora... Mai nessun ci fermerà! Un saluto doriano da una fredda e grigia Parigi.

FEDERICO MARTINO (GERMANIA): Beh, che dire abbiamo fatto la storia. Vincere 3 derby di fila è davvero da brividi, i ragazzi sono riusciti a farmi commuovere. Una partita vinta col cuore, col gioco, nettamente superiori agli avversari. Non c´è mai stata partita, quest´anno possiamo davvero toglierci grandi soddisfazioni. Giampaolo ha davvero trovato la quadratura del cerchio, una nota di merito va sicuramente anche a Osti che è stato in grado di creare una squadra perfetta dopo le partenze pesanti della passata stagione. Strinic e Zapata i veri valori aggiunti di questa squadra, Ramirez nel derby ha fatto vedere tutta la sua qualità, ottimo come sempre Praet. Nel nuovo ruolo da mezzala fa davvero la differenza, con la sua qualità, i suoi inserimenti senza palla e i suoi cambi di gioco. Piano piano ne ero convinto anche Ferrari ha trovato il suo posto al centro della difesa, a fianco di quel Silvestre ormai un punto fermo della nostra squadra. Non ho più parole infine per descrivere il nostro capitano, Fabio da quando è tornato 2 anni fa, ha sempre dato il 100% ogni volta che è sceso in campo, un´autentica spina nel fianco per ogni difesa, un ragazzo d oro, che lascerà un segno nella storia di questa società. Sono davvero contento per come sta andando questa stagione, Giampaolo uno dei migliori mister in circolazione, che fa giocare la squadra benissimo, non rinunciando mai a giocare la palla e cercando sempre la giocata, anche a costo a volte di rischiare o andare in difficoltà vedi la partita con l`Inter o il primo tempo col Chievo. 23 punti in 12 partite sono davvero tanta roba, ora godiamoci questo 6° posto cercando poi di fare il colpaccio contro la Juve.
Dispiace per i bibini, ma si sa a Genova ci siamo solo noi. Forza Samp sempre!  

PAOLO BONANNO (ARGENTINA): Godere la vittoria di un derby non ha uguali soprattutto se si tratta del terzo successo di fila. Inoltre qui a Buenos Aires il fattore della lontananza raddoppia l'emozione. Non è che il calcio argentino non sia bello, ma il tifoso blucerchiato con il cuore vive il derby della Lanterna ovunque si trovi. Quasi per caso questa volta sono stati anche i Zeneizi locali a vincere il derby chiamato "superclásico" argentino, il Boca lo ha conquistato in casa del River per due reti a una, e forse per questo motivo la nostra vittoria è stata un po' trascurata dai media. Nonostante l'ottimo andamento doriano di inizio campionato a Buenos Aires è vissuto in modo pacato perché la nuova Sede del Sampdoria Club di Buenos Aires non è ancora dotata di maxischermo. Da poco più di un anno la casa dei tifosi blucerchiati in Argentina si è trasferita in un nominato ristorante in zona Caballito ma le partite per adesso le guardiamo ancora da soli. Sicuramente quando la nostra sede sarà anche un punto di incontro le nostre vittorie saranno sentite come se fossimo a Marassi. 

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): certo che se dovessimo continuare così diventerebbe davvero sempre più difficile trovare le parole per rendere merito alla nostra amata Sampdoria. Tre derby vinti di fila, record di vittorie casalinghe, quarto attacco in campionato, una miriade di giocatori in goal, un ottimo gioco corale e assoluta indipendenza da un unico marcatura. Certo, potranno arrivare i periodi grami, lo sappiamo tutti, capiterà qualche calo fisico, ma possiamo contare su alcuni rincalzi di qualità. Mi piace come Giampaolo sia riuscito a variare un po' il proprio credo di gioco, rendendo la Sampdoria ancora meno prevedibile, come dimostrato dall'azione che ha portato in goal Ramirez nel derby, un'azione che non avremmo mai visto l'anno scorso. Stiamo sfruttando al meglio tutto il nostro potenziale offensivo disorientando le difese avversarie e ogni tecnico che prova a bloccare la nostra manovra. Sul rapporto rendimento – prezzo di Zapata e Strinic posso dire “benedetta società che ha aspettato fino all'ultimo per piazzare questi due favolosi acquisti! Grazie infine a Sampdorianews.net che consente a noi doriani all'estero di esternare il nostro pensiero. Noi doriani all'estero che aspettiamo le partite come un soffio di brezza di mare nelle vecchie spiagge genovesi.

FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): L’importanza di qualche centimetro in più.. lo dicevamo giusto il mese scorso e dopo le ultime 5 partite abbiamo capito che i centimetri si possono trasformare in punti e ne abbiamo portato a casa 12 su 15, un bottino da Champions League ma attenzione a non volare troppo con la fantasia perché le 5 davanti viaggiano a ritmi mai visti prima e anche se sembra assurdo, tenere questo passo fino a fine stagione potrebbe non bastare. Ma facciamo un passo alla volta e godiamoci questo sesto posto in solitaria e proviamo a difenderlo dal ritorno di Milan, Toro, Atalanta e Fiorentina e per farlo bisogna invertire la rotta in trasferta dove troppo spesso subiamo black out che compromettono il risultato finale come a Milano con l’Inter. Centimetri in più dicevamo: col Crotone un’incornata di Ferrari ha spianato la strada ad una vittoria facile che facile non sarebbe stata senza un goal nei primi minuti ed era tanto, troppo tempo che aspettavamo un goal da un difensore. La forza fisica di Zapata ha fatto la differenza nelle altre vittorie perché avere qualcuno che possa ricevere e difendere la palla negli ultimi metri ti consente di creare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti e non è un caso che siano arrivati anche i goal di Linetty e Torreira e gli assist di Praet. L’anno passato Quagliarella era il solo a fare a sportellate nella metà campo avversaria ma se marcato a dovere le nostre giocate offensive erano limitate alle invenzioni dei singoli. Quest’anno abbiamo più soluzioni proprio perché le caratteristiche degli interpreti (vedi Caprari e Ramirez) te lo consentono e diciamocelo un goal come quello del vantaggio col Genoa su rinvio del portiere e spizzicata del centravanti in altri anni non lo avremmo mai segnato e non solo, perché le palle su rinvio del nostro portiere erano perse al 99%. Adesso non abbassiamo la guardia e andiamocela a giocare con la consapevolezza della nostra forza ma consci che le tante occasioni concesse ad Atalanta e Chievo non puoi regalarle ad una “grande” perché è matematico che ti punisce... Avanti Sampdoria!!! 

LAURA PARISE (SVIZZERA): È una Samp sorprendente, piacevole da guardare, a volte un pò pirata, a volte solo un pò Baciccia, ma che naviga sulle calme acque del sesto posto fin qui più che meritato. Ha lasciato sì qualche punto in strada facendo, forse avendoci creduto prima un pochino di più contro l'Inter, e non avendo mostrato la parte fantasma della squadra ad Udine, avremmo anche, non dico tanto, ma almeno due punti in più. Se poi si tiene conto del fatto che comunque ci manca una partita, e che con le grandi questo campionato, e sopratutto nel nostro fortino casalingo stiamo facendo più che bene, ecco che il sesto posto che occupiamo possiamo dire di averlo strameritato. Il nostro condottiero e ammiraglio Gianpaolo sta facendo davvero un ottimo lavoro con la ciurma blucerchiata. Tutti i marinai stanno rispondendo più che bene ad ogni navigata. Sì è pur vero che ci sono un paio di ragazzi che ancora non sono proprio al top, e che spesso io personalmente ho criticato, ma... fortunatamente il mister non sono io! E dopo la rivoluzione estiva, alla quale ahimè ormai siamo abituati, c'è ben poco da criticare a chi è arrivato e chi è rimasto. Voglio solo fare un plauso particolare a Lucas e Fabio. Per quanto siano tutti quanti bravissimi, da Duvan a Matias, a Christian, Dennis, Karol, Jacopo, Gianluca e scusate se non li nomino tutti... loro due, sono un gradino più in alto, anche solo per il fatto che non mollano mai dal primo all'ultimo minuto, sempre pronti a spiegare le vele e virare con il vento in poppa. 

SERGIO LA CAMERA (GERMANIA): Nell’ottobre dell’anno scorso, dopo quattro sconfitte di fila e due deludenti pareggi contro Palermo e Pescara e con la piazza che cominciava a mugugnare, scrivevo per questa rubrica che, per fortuna, Giampaolo era ancora alla guida della Samp, augurandomi che la Società potesse avere la pazienza di valutare il suo lavoro alla fine della stagione. Dopo tredici mesi non credo di essere l’unico, ormai, a definire il mister di Bellinzona il nostro vero fuoriclasse. Difficile dire per che cosa dobbiamo essere più grati a quest’uomo. Il record di vittorie a Marassi, tre derby vinti di fila in campionato, un calcio finalmente piacevole dopo tanti, troppi anni nei quali ci siamo rovinati gli occhi. Lo spirito di squadra. La maglia sempre sudata (quasi sempre, ok). La valorizzazione di giocatori che si pensavano dispersi (Barreto e Silvestre lo scorso anno. Ed ora mi sembra che si sia cominciato molto, molto bene con Zapata, Caprari e Strinic). Oppure, forse ancora più importante, la valorizzazione di giovani talenti, cioè la garanzia economica del futuro blucerchiato. Torreira, Praet e Linetty, quest’anno, hanno già fatto dimenticare Schick e Skriniar. In attesa di almeno un paio di altre sorprese come Kownacki e Andersen. Grazie, Marco Giampaolo. Sono sicuro che quest’anno ci toglieremo molte soddisfazioni. Indipendentemente dal risultato finale, sono convinto che, almeno, ci avremo sempre provato. E di questo se ne accorgono, domenica dopo domenica, i nostri meravigliosi tifosi che – come il mister ha sottolineato in molte occasioni – rappresentano, soprattutto in casa, almeno una marcia in più per i giocatori. 

MARIUS VADUVA (ROMANIA): La Samp sta facendo grandi cose quest'anno. Il derby è stato vinto per le qualità dei giocatori superiori all'avversario, ma soprattutto per la velocità, la saggezza nel non perdere la testa nei momenti caldi e per essere cinici nel riuscire a colpire in due occasioni. Entrambi i goal sono stati realizzati grazie alla rapidità della giocata dei nostri ragazzi nell'eludere l'uscita di Perin. Velocità e intelligenza, armi letali a nostro favore nella stracittadina. Palese la nostra netta superiorità, ora desideriamo continuare su questa strada, cercando di fare tutto il possibile nel tentare di difendere il sesto posto e andare il più avanti possibile nella competizione della Coppa Italia. Quest'anno tutto è possibile grazie a Marco Giampaolo, sempre al lavoro per mantenere elevato lo standard dei suoi in termini di prestazione, sfruttando al meglio il potenziale del parco giocatori a disposizione e puntando sulla consapevolezza dei propri mezzi da parte dell'intero gruppo. Forza Doria!

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