IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dall'Australia: "Programmare con intelligenza, con o senza Giampaolo". Dalla Romania: "Nello sport come nella vita servono più ambizione e spina dorsale"

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12.05.2018 08:36 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dall'Australia: "Programmare con intelligenza, con o senza Giampaolo". Dalla Romania: "Nello sport come nella vita servono più ambizione e spina dorsale"
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FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): Premesso che Giampaolo l’ho sempre difeso e nonostante tutto credo che abbia fatto un buon lavoro in questo biennio: 1) perché ha valorizzato i giovani e dato un’identità di gioco alla squadra 2) ha vinto 3 derby su 4 senza mai perderne uno, e in casa ha fatto 8V/6N/5P l’anno passato e 12V/3N/3P quest’anno viaggiando allo stesso ritmo del Napoli, quindi a media scudetto 3) l’anno scorso ha fatto 48 punti, quest’anno gli hanno venduto i migliori e ha fatto 54 punti a due dal termine.  Detto questo non puoi non considerare: 1) il rendimento imbarazzante in trasferta dove concedi sempre dieci occasioni da goal all’avversario e se sei fortunato e gli altri non segnano poi magari vinci anche (vedi Roma e Firenze) altrimenti devi usare il pallottoliere; 2) difficilmente vinci con più di un goal di scarto e quasi mai pareggi,  questo vuol dire che nell’ottica della prossima stagione se ti dice bene le sconfitte diventano pareggi ma se ti dice male le vittorie diventano pareggi e di punti ne perdi tanti, ma veramente tanti e finisci a lottare per la salvezza e considerato anche l'aspetto motivazionale la situazione generale sarebbe un disastro; 3) in serie A bisogna saper cambiare modulo di gioco a seconda dell’avversario, noi invece giochiamo sempre uguale anche quando è evidente che giocando cosi non segnerai mai; 4) segnano quasi sempre gli attaccanti e se per disgrazia sbagli il mercato degli attaccanti il prossimo anno fai meno punti del Benevento; 5) ok 6 punti in più dell’anno scorso e ti hanno venduto i migliori. E se tutte le considerazioni nascessero da un drammatico errore di base? Se i 48 punti dello scorso anno con la rosa che avevi a disposizione li considerassimo un disastro perchè di punti dovevi farne 60/70? Se guardo i pro e i contro penso che tenere Giampaolo per la prossima stagione sia un rischio, ha dimostrato di non avere la personalità per invertire le tendenze negative. In ogni caso grazie mister, chiudiamo in bellezza la stagione e programmiamo con intelligenza la prossima con o senza Giampaolo. Avanti Sampdoria!!!

GIACOMO ZANON (FRANCIA): No, per l'Europa non ci siamo. Bisogna essere realisti, se ad inizio stagione mi avessero detto che questa Samp avrebbe lottato tutta la stagione per un posto in Europa League non ci avrei creduto. Oggi invece, a pochi minuti dalla fine del campionato, il non poter più lottare per un posto nella seconda competizione europea, suona come un fallimento. C'eravamo quasi, ma il risveglio delle compagini costruite per l'Europa, Fiorentina e Milan così come quello dell'Atalanta è coinciso con un netto calo di forma dei ragazzi di Giampaolo. D'altronde, a ben esaminare il gioco del tecnico di Bellinzona si capisce anche il perché; tanto pressing, tanta corsa senza palla, un ritmo difficile da sostenere per un'intera stagione, soprattutto se a giocare alla fine sono sempre gli stessi 15-16 giocatori. Però, a dire il vero io mi sono divertito tanto quest'anno davanti alle partite della Samp. Che bellezza vedere un giovane come Torreira giocare da veterano e soprattutto un "vecchietto" come Fabio Quagliarella giocare, segnare, correre, come un giovanotto. Che soddisfazione battere la Fiorentina, la Juventus, il Milan, la Roma è soprattutto il Genoa. Insomma, l'Europa per quest'anno è svanita, ma credo che il Doria abbia raggiunto i risultati fissati a inizio stagione: parte sinistra della classifica e bel calcio. Col Napoli si può ancora raggiungere un altro risultato importante e concludere poi a Ferrara questa bella stagione. 

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): difficile e controverso il bilancio del campionato che sta per terminare. Se dovessimo ricordarci le lamentale e i dubbi estivi dopo le vendite eccellenti e chi pronosticava perfino una retrocessione in B, dovremmo dire che la nostra stagione sia stata più che soddisfacente. Se invece dovessimo riflettere pensando alla prima parte i campionato, al gioco brillante, al centrocampo che demoliva gli avversari, al pressing e al furore agonistico capace di stroncare sul nascere la manovra di squadre ben più quotate, al sesto posto occupato per mesi e mesi, ci rendiamo conto di aver gettato alle ortiche la qualificazione europea dopo alcune ultime prestazioni scadenti. Ora molti si sforzano a trovare i colpevoli, tra la dirigenza che non avrebbe messo a disposizione in panchina alternative all'altezza ai titolari, alla guida tecnica troppo legata al suo schema, ai giocatori desiderosi di terminare l'annata “senza guai” per non mancare l'appuntamento al Mondiale. Diciamo che possono anche essere un po' tutti questi fattori senza focalizzarsi esclusivamente su un'unica motivazione. Splendido girone d'andata, ritorno in netto calo. Speriamo di imparare dagli errori commessi e non peggiorare dove abbiamo dimostrato di essere bravi. Forza Sampdoria sempre e comunque!

MARIUS VADUVA (ROMANIA):  negli ultimi anni la nostra Sampdoria delude quasi sempre nel finale di campionato. Come evidenziato nel precedente numero della nostra rubrica, non mi aspettavo più di prendere il treno per l'Europa League. Sono stati numerosi i problemi palesati in quest'annata nonostante i già 6 punti in più ottenuti rispetto allo scorso torneo, basti pensare al numero di reti incassate e lo scarso punteggio del Benevento che ha portato diverse formazioni a raccogliere punti superando anche quanto fatto in precedenza. Problemi difensivi che vanno ad aggiungersi alla scarsa motivazione spesso palesata in trasferta, una guida tecnica con filosofia tattica senza pragmatismo e maggiori leader in campo in attesa che la voce del mister possa motivare maggiormente un ambiente talvolta già troppo comodo a sedersi su quanto ottenuto. Nello sport come nella vita serve più ambizione, maggiore cattiveria, più carattere, oltre a maggiore spina dorsale, oltre che rispetto per il patrimonio della Sampdoria, ovvero i suoi tifosi che l'hanno seguita dappertutto. Peccato per arrivare probabilmente dietro ad Atalanta e Fiorentina, dato che abbiamo raccolto ben 12 punti su 12 negli scontri diretti, oltre ai 3 ottenuti contro il Milan. A mio parere occorre un radicale cambiamento dell'intero ambiente, anche a livello societario e dirigenziale, in termini di atteggiamento e obiettivi. Si può anche arrivare noni al termine della stagione, ma evitando certe figuracce in trasferta. Dal mio punto di vista è diventata anonima la provinciale supremazia cittadini sul Genoa, nulla di interessante anche in ottica futura.

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