DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Sudore, passione, gioia. Classe operaia

La rubrica di approfondimento sul centrocampo della Sampdoria
29.04.2021 13:52 di Corrado Camera   vedi letture
DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Sudore, passione, gioia. Classe operaia
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Sampdoria vince contro Verona e Crotone e viene sconfitta dal Sassuolo, raggiungendo provvisoriamente quindi il nono posto in classifica ma scivolando a 10 punti dagli stessi neroverdi, ottavi.

A centrocampo è proseguita la fase di recupero di Ekdal mentre è rientrato Adrien Silva, dopo la squalifica scontata contro il Napoli. Il rientro del portoghese ha permesso quindi a Ranieri di tornare alla classica linea a quattro, almeno nelle prime due partite con scaligeri e calabresi. Nella terza con il Sassuolo, sia per dare fiato al numero 5 sia per arginare la manovra dal basso del Sassuolo, l’allenatore romano ha invece preferito un centrocampo a rombo.

Nel dettaglio, con il Verona, oltre alla linea con Jankto, Thorsby, Silva e Damsgaard, si è rivisto dall’inizio Verre alle spalle 8n appoggio a La Gumina, così come nella gara di andata vinta al Bentegodi. Tuttavia, con questo assetto tattico la Sampdoria crea veramente poco. Nella prima frazione infatti le occasioni si limitano ad una singola bella palla in profondità di Jankto proprio per Verre, il cui tiro viene respinto in angolo da Silvestri. Dal primo minuto della ripresa, con l’ingresso di due punte fresche (Keita e Gabbiadini), Candreva e un ritorno al 4-4-2 puro, la musica cambia.

La Sampdoria pareggia in avvio con una bella azione che parte da destra con Candreva e si conclude a sinistra con un inserimento di Jankto su sponda volante di Keita. Da lì la Sampdoria prende in mano le redini del match grazie ad una grande prova dei nuovi entrati e ad un ottimo contributo dell’intera mediana. Jankto ha l’opportunità per raddoppiare su un altro ottimo inserimento, e la partita viene chiusa da un rigore di Gabbiadini prima (fallo su Keita in seguito ad un filtrante di Candreva) e da un colpo di testa di Thorsby su assist di Silva con un buon contributo di Silvestri che sbaglia l’uscita.

Proprio la gioia per il gol del norvegese e il suo post social nel dopo partita (miglior sensazione del mondo, dovrei segnare più spesso) restano per me uno dei migliori spot recenti per quello che è il calcio e per come andrebbe vissuto. Sudore, passione, gioia.

A Crotone la Sampdoria è stata cinica. Ha tenuto palla più del solito, anche più degli avversari, e ha colpito quando ne ha avuto l’occasione. La partita non è stata sicuramente spettacolare perché giocata su ritmi bassi ma c’è da sottolineare che probabilmente ha scelto più la Sampdoria questo di genere di gara che il Crotone. A dimostrazione di ciò le due azioni più pericolose dei calabresi sono venute da verticalizzazioni concesse negli ultimi 15 minuti quando un po’ di filtro è venuto a mancare per la stanchezza. In mezzo al campo ha spiccato Adrien Silva, il quale ha gestito la partita dettando i tempi ed era ovunque in raddoppio.

Con il Sassuolo si è visto una sorta di 4-3-1-2, con Damsgaard trequartista a disturbare i due centrocampisti bassi del Sassuolo, Candreva e Jankto mezz’ali con licenza di allargarsi e Thorsby filtro centrale. Nel primo tempo, come da ammissioni post-partita di Ranieri, la squadra ha giocato la partita così come l’aveva preparata, ossia concedendo al Sassuolo tanto possesso nella sua metà campo ma bloccando le verticalizzazioni centrali, arma migliore dei neroverdi.

In fase di possesso gran parte del gioco dei blucerchiati è passato dai piedi di Candreva che si è trovato a svolgere un ruolo di regista esterno. Nella ripresa la partita è cambiata sia per il calo dell’esterno romano sia per l’ingresso di Boga tra gli avversari, che ha concesso uno sfogo laterale alla squadra di De Zerbi e ne ha alzato notevolmente il baricentro e la pericolosità. Come al solito buona partita anche per Thorsby, il quale ha lottato su ogni pallone e ha vinto circa il 99% dei contrasti aerei a cui ha partecipato. In ripresa inoltre anche le prestazioni di Jankto, il quale, oltre al gol contro il Verona, si è reso estremamente pericoloso sia contro il Crotone che contro il Sassuolo, colpendo pure un palo.

È apparso invece in ombra Mikkel Damsgaard, sia nel primo tempo contro il Verona che negli ottanta minuti giocati contro il Sassuolo. In entrambe le partite non è riuscito a incidere come ci ha abituato. Soprattutto con il Sassuolo è parso patire un po’ anche la posizione centrale dietro le punte, forse anche per il lavoro sporco richiesto dal mister in fase di non possesso. Il talento è assolutamente fuori discussione, un lieve appannamento nelle ultime partite appare però abbastanza evidente.