CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Tre metri sopra il ... centro

13.02.2018 09:10 di  Enrico Cannoletta   vedi letture
CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Tre metri sopra il ... centro
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

La frase che meglio sintetizza il morale della Sampdoria, e forse anche quello dei suoi tifosi, in questa fase del campionato, va a perifrasare il noto titolo del film "Tre metri sopra il cielo".

Ma i colori blucerchiati, così unici e originali meritano una personalizzazione. E questa non arriva solo per questioni semantiche, ma concrete. Per cui la frase "simbolo" dei ragazzi di Giampaolo potrebbe essere: "Tre metri sopra il ... centro".

Verrebbe subito in mente che ci si riferisca alla posizione di classifica. Vero ... ma solo in parte. In effetti la Sampdoria naviga in una posizione di classifica di qualche spanna superiore al centro-classifica, ambito che le era richiesto alla vigilia.

Ma il centro forse più significativo a cui ci si riferisce è quello che occupa quasi costantemente la linea difensiva doriana durante le partite.

Il reparto arretrato blucerchiato ha dato prova contro il Verona di compattezza, efficienza e intelligenza tattica. A partire dal primo minuto di gioco i quattro difensori si sono disposti diligentemente in una linea quasi retta addirittura oltre la metà campo.

È stata questa, certamente più che ogni altra, la chiave della partita. Compressi nella propria frazione di campo, gli ospiti non hanno potuto che cercare di arginare la pressione dei padroni di casa.

E dire che, lo si è visto nei rari tentativi di alleggerimento, che Pecchia aveva disposto una pressione sulle fasce per convergere poi velocemente al centro.

Ma se è vero che il 4-3-1-2 col rombo stretto crea in genere inviti agli avversari sulle corsie esterne, è anche vero che questo aspetto Giampaolo lo conosce benissimo. Accorciando in questo modo il campo risulta impossibile prevedere gli sbocchi offensivi sampdoriani. Tanto più che nelle verticalizzazioni si vedono ora dei meccanismi perfetti nello scambio in verticale di posizioni tra centrocampisti e attaccanti.

La spinta doriana arriva quasi sempre da Silvestre o Ferrari. Il centrale di turno, infatti, porta avanti palla. Contemporaneamente uno degli esterni sale. Nello stesso tempo un centrocampista torna incontro al portatore di palla, mentre una delle punte scatta. Di rilievo anche la posizione del trequartista, che si occupa di dar fastidio incuneandosi tra le linee.

E se non è, questo, un gioco da "Tre metri sopra cielo", ditemi allora voi cos'è!