CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA: analisi sulla difesa, da chi ripartire?

25.05.2018 10:32 di  Alberto De Venuto   vedi letture
CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA: analisi sulla difesa, da chi ripartire?
© foto di Federico Gaetano

Anche a Ferrara la Sampdoria non si è smentita. Sulla falsariga di tutto il campionato in trasferta, i blucerchiati escono con un'altra, l'ennesima, pesante sconfitta. Al netto delle motivazioni sicuramente inferiori all'avversario e di alcuni episodi sfortunati e arbitrali che hanno compromesso, di fatto, sin dai primi minuti la gara occorre registrare la 12°sconfitta e i ben 40 goal subiti lontano da Marassi.

Dati che certificano come l'andamento in trasferta sia stato nettamente penalizzante per l'obiettivo, diventato tale a stagione in corso, Europa League. Bruciano e pesano, soprattutto, le débalce contro Udinese, Bologna, Benevento, Crotone e Spal (quest'ultima relativamente). Gare che hanno messo in evidenza limiti caratteriali di questa squadra: le tante reti subite non sono altro che la diretta conseguenza dell'approccio e atteggiamento passivo dimostrato troppo spesso in campo lontano dalle mura amiche.

La difesa, quindi, ha subito in parte questo aspetto negativo ma non è esente da colpe. Colpe che vanno rintracciate soprattutto a livello individuale: troppi gli errori dei singoli che hanno messo l'avversario di turno in condizioni favorevoli a segnare o far apparire la difesa fragile agli attacchi altrui. Per alcuni interpreti difensivi le sbavature sono state reiterate in tutto l'arco del campionato. I nuovi innesti, ad esempio, Murru e Ferrari hanno commesso numerose ingenuità; lo stesso Strinic, dopo un'ottima partenza e con il quale si era convinti di aver finalmente trovato un terzino sinistro completo, è stato autore di prestazioni sotto i suoi standard per poi finire relegato in panchina, anche per scelte di prospettiva; o ancora Sala che, quando chiamato in causa, ha quasi sempre steccato dimostrando poco feeling con quel ruolo.

Discorso inverso, invece, per Silvestre e Bereszynski. L'esperto centrale e leader difensivo ha spesso tolto le castagne dal fuoco, nonostante anche lui sia incappato in qualche giornata storta. Ma la sua sicurezza ed esperienza è stata manna dal cielo per tutto il pacchetto arretrato blucerchiato. Il terzino polacco, che potrebbe andare ai Mondiali, si è consacrato apportando sempre un ottimo contributo sia in fase difensiva, con recuperi da applausi, che in quella offensiva. Non a caso anche il suo nome è già stato accostato a diversi club importanti.

Infine la sorpresa, e una delle poche note liete di questo finale di campionato, Joachim Andersen che per molti, Giampaolo in primis, è considerato il nuovo Skriniar. Dalla gara di Bergamo, infatti, è stato sempre più chiamato in causa rispondendo con prestazioni che fanno ben sperare per il futuro.

In questo senso saranno molte le valutazioni da fare per il mercato: il riscatto di Ferrari è molto oneroso, la situazione Strinic pare essere chiara e il futuro di Bereszynski è da valutare. Le certezze, al momento, sembrerebbero essere Silvestre e Andersen. Occorrerà capire se Giampaolo punterà su Murru o chiederà un altro rinforzo alla società. E poi c'è anche Lorenco Simic, giovane croato che si è potuto apprezzare con la Spal e che alla sua prima esperienza in A non ha sfigurato.

Insomma alcune certezze e tanti punti interrogativi che spetterà alla dirigenza blucerchiata e a Giampaolo chiarire.