... CHE CI FANNO VENIRE I BRIVIDI: il "dai e vai" a sorprendere l'avversario

15.10.2017 18:27 di Diego Anelli   vedi letture
... CHE CI FANNO VENIRE I BRIVIDI: il "dai e vai" a sorprendere l'avversario
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Spesso è stato evidenziato come un punto debole, oggi invece si è rivelata un'arma decisiva per ribaltare la gara nel corso della ripresa. La personalità e la spinta dei terzini hanno fatto la differenza. Nei primi 45' Bereszynski ha dovuto duellare con il propositivo Spinazzola, Strinic è andato spesso in affanno con Hatebour, ma dopo il break è stata tutta un'altra musica. La manovra è stata avvolgente, abbiamo sfruttato l'intera ampiezza del terreno di gioco, non concentrandoci più esclusivamente sui fraseggi centrali.

Al 60' l'apoteosi con il goal di Caprari reso possibile grazie al cross al bacio di Strinic, bravo ad anticipare Hatebour, a trasformare l'azione da difensiva in offensiva facendo saltare gli equilibri orobici con la triangolazione chiesta e ottenuta da Zapata. Non capita spesso di assistere al dai e vai sull'esterno nella manovra blucerchiata, l'Atalanta è rimasta spiazzata, gli ex partenopei hanno sfruttato la vecchia intesa capitalizzandone i frutti.  Quel triangolo ha rappresentato lo spot del tempismo, dell'efficacia, un fattore al quale ricorrere con maggiore frequenza, in particolare quando chi ci affronta riesce a chiudere gli spazi centrali, “costringendoci” ad andare alla ricerca di sbocchi differenti.

La Sampdoria ha vinto prevalendo su alcuni dei punti di maggiore forza dell'avversario, non trascurando la corsia destra, dove Bereszynski ha fornito un'importante spinta per l'intera seconda parte di gara.