...CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: quel pazzo rigore di Ramirez

02.07.2020 00:52 di Emanuele Massa   vedi letture
...CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: quel pazzo rigore di Ramirez
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ci sono precisi episodi di singole partite che non si dimenticheranno mai, rimarranno sempre impressi nella memoria dei tifosi. Alle volte, la differenza tra la gioia e lo sconforto sportivo passa da una traversa, un salvataggio sulla linea o una rete sbagliata da pochi passi.

Credo che il minuto 40' di Lecce-Sampdoria sarà uno di quei momenti che potrà avere un significato particolare in questa tribolata stagione del Doria: intervento scomposto di Tachtsidis su Jankto nell'area leccese, Rocchi fischia, il VAR conferma.

Quagliarella non c'è, non vi sono dubbi su chi si presenterà sul dischetto per calciare: ecco la maglia numero 11, Gaston Ramìrez è già lì pronto a battere. D'altronde, non ci risulta si sia mai tirato indietro quando si tratta di fare sul serio.

Incredibile come in questa squadra, con una qualità complessiva si è molto probabilmente abbassata rispetto alle scorse stagioni, il trequartista uruguaiano spicchi sempre, nel bene o nel male. Come quell'alunno che a scuola è il più intelligente, il più talentuoso, e da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più, e quindi ci sembra che faccia poco anche quando magari il suo lo fa.

Sì, molto probabilmente siamo calcisticamente innamorati di Gaston Ramìrez, che quest'anno senza più il dualismo con Saponara, curiosamente di fronte proprio questa sera, si è preso il ruolo di incontrastata fonte di estro e fantasia della nostra squadra.

Ma torniamo ora al minuto 40' al Via del Mare: Rocchi fischia, il numero 11 prende la rincorsa, calcia e tutto sembra perduto. Gabriel l'ha parata, ci è arrivato, tu quoque Gaston, non puoi sbagliare in questa partita.

Ed è qui che il destino ci mette il suo tocco e trasforma questa massima punizione in uno di quei momenti che potrebbero fare la differenza: come praticamente mai succede, la palla deviata da Gabriel lo scavalca e rimbalza all'indietro dentro la linea di porta, senza che il nostro numero 11 debba neanche ribadirla in rete.

In una stagione nella quale sicuramente la fortuna non ci ha arriso, buon ultima la partita contro il Bologna, episodi come questo possono significare un cambio di rotta, un punto di svolta anche nel morale.

E non è un caso che una cosa del genere sia capitata al calciatore che forse più degli altri può trascinare il Doria fuori dalle secche di una situazione critica. Un rigore inedito, un rigore un po' pazzo, quasi a rendere onore all'enorme estro dell'uruguaiano. Lo stesso giocatore che si ripresenta nuovamente sul dischetto nella ripresa e senza indugio fredda Gabriel con un rigore perfetto.

Perchè è vero che la fortuna aiuta gli audaci e certi momenti ce li ricorderemo sempre, però per non saper nè leggere nè scrivere meglio andare sul sicuro.