...CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: Andersen e Audero, gli ultimi baluadi

09.12.2018 00:09 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
...CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: Andersen e Audero, gli ultimi baluadi
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Dopo il pari nel derby e le vittorie con Bologna e Spal, il ruolino di marcia blucerchiato prosegue con il quarto risultato positivo consecutivo, un pareggio all'ultimo respiro contro una Lazio che ha costretto la Samp ad una partita prettamente difensiva per gran parte della gara.

Un risultato ottenuto con sacrificio, cinismo e capacità di soffrire. La difesa blucerchiata, passata da un inizio di campionato sontuoso ad un'involuzione di difficile lettura, prosegue nel percorso di recupero della fiducia in se stessa. Sebbene il tabellino segni due goal al passivo, la pressione subita dalla retroguardia blucerchiata è stata notevole, continua, e la risposta è stata comunque coriacea, tignosa.

La premiata ditta Andersen-Audero, in particolare, è costretta ad un sabato sera di straordinari. Cominciamo col ricordare che questi due ragazzi hanno 43 anni in due, una premessa doverosa per scusare le ingenuità che talvolta possono commettere (come l'errore dell'estremo difensore blucerchiato che in avvio rischia di complicare la strada alla Samp). Tuttavia, se alla fine i ragazzi di Giampaolo portano a casa un punto esterno d'oro il merito è anche dei due giovani talenti doriani, come dimostra un lungo elenco di interventi provvidenziali, tra i quali nel primo tempo una chiusura del difensore nordico che ripara ad un errore di Colley che avrebbe spianato la strada alla Lazio ed un'uscita del portiere su un Immobile lanciato a rete.

Nella ripresa aumenta la mole di lavoro: Audero non scalda soltanto i guantoni, opponendosi col piede alla conclusione dell'ex Correa. Un intervento che ha lo stesso valore di un goal. La sua uscita coraggiosa a otto minuti dal novantesimo, quando si avventura fuori dall'area intervenendo in scivolata, denota una grande personalità.

Andersen non è da meno, mette concentrazione e attenzione in ogni movimento, segue con lo sguardo Bereszynski e Colley per precedere il movimento degli attaccanti avversari ed è sovente l'ultimo ostacolo, quello più difficile da superare, prima di trovarsi a tu per tu con Audero. Morale della favola? Lasciamo lavorare Giampaolo, ha dimostrato abbondantemente di poter plasmare i giovani talenti. Con pazienza e fiducia, i frutti arriveranno.