9 Giugno 2012, e chi se la scorda più quella notte

09.06.2017 10:08 di  Paolo Bardetta   vedi letture
9 Giugno 2012, e chi se la scorda più quella notte
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sabato 9 giugno 2012, torniamo tutti indietro nel tempo e siamo allo stadio "Franco Ossola" di Varese di fronte a più di 9.000 spettatori. Siamo quasi allo scadere del match ancora sullo 0-0 quando al 89° minuto di gioco Andrea Rispoli recupera palla dalla sua metà campo e inizia la sua ultima cavalcata verso la porta avversaria.

Sembra un treno che sfreccia sul suo binario preferenziale ormai spinto solo dalla forza del cuore dei suoi tifosi che vogliono realizzare un sogno. Quasi stremato giunge fino all’area di rigore e serve l’accorrente Nicola Pozzi che al minuto 45:16 del secondo tempo trasforma il sogno in una splendida realtà: la Sampdoria ritorna in Serie A.

Una notte magica che nessun tifoso blucerchiato ha dimenticato e mai dimenticherà. Le lacrime di Pozzi quasi incredulo dopo il gol che vale un'intera stagione, la gioia del mister Iachini e di tutto lo staff che sa finalmente di essere ritornato nuovamente a casa dopo un anno vissuto tra difficoltà, mille dubbi ma tante speranze.

Eppure la stagione non era iniziata come tutti speravano. La Sampdoria affidata inizialmente a Atzori doveva essere la candidata sicura alla promozione diretta ma dopo 15 giornate il rendimento non fu senz’altro quello di una squadra ammazza campionato, solo 5 le vittorie, 7 i pareggi e 3 le sconfitte, e proprio l’ultima in casa contro il Vicenza portò all’esonero dell’allenatore di Collepardo. Da quel momento la squadra fu consegnata al mister Beppe Iachini che con non poche difficoltà riuscì comunque a dare un’impronta a una squadra all’inizio senza identità. Il finale ovviamente lo conosciamo tutti: playoff vinti contro Sassuolo e Varese e subito pronte le chiavi di accesso per la massima serie.

La Sampdoria attraverso il profilo twitter @sampdoria nonostante i 5 anni trascorsi ha voluto ricordare questo giorno per renderlo sempre vivo e consegnarlo così alla memoria del grande museo blucerchiato: “Riavvolgiamo il nastro a cinque anni fa. #DinDon. #VareseSamp. #TornatiAcasa. E chi se la scorda quella notte?”