ESCLUSIVA SN - Lanna: "Nel derby la Samp sembrava già in vacanza. Le colpe vanno ripartite tra società, tecnico e giocatori"

10.05.2016 09:00 di Sandro Selis   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Lanna: "Nel derby la Samp sembrava già in vacanza. Le colpe vanno ripartite tra società, tecnico e giocatori"

Brutta e inaspettata la débacle della Sampdoria nel derby contro il Genoa. Dopo la trasferta di Torino contro la Juventus di sabato prossimo, finalmente calerà il sipario su questa sciagurata stagione blucerchiata, con la consapevolezza di dover cambiare molto, se non tutto, per ripartire con ben altro piglio nella prossima.

La redazione di Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Marco Lanna durante la trasmissione Il Sampdoriano in onda sulle frequenze di TMW Radio ogni lunedì dalle 18 alle 19:

Ti aspettavi una débacle così contro il Genoa, soprattutto dal punto di vista difensivo è sembrata una Sampdoria già in vacanza. "Non mi aspettavo una sconfitta del genere. L'impressione che si è avuta guardando la gara è che la Sampdoria non capisse bene cosa fare sia a livello difensivo che offensivo, mentre il Genoa è stato molto più concreto e concentrato sulla partita. Sembrava appunto che la Samp avesse già la testa in vacanza".

La stagione è stata al di sotto delle attese, come si è arrivati a questa situazione? "Quando è arrivato Montella ero molto fiducioso. Ha fatto il corso di allenatore di seconda categoria con me, una persona molto concentrata sul lavoro, con una gran voglia di arrivare. All'epoca allenava già nelle giovanili della Roma, è molto preparato. Nel suo percorso ha dimostrato a Firenze di avere delle ottimi idee e di avere la capacità di far giocare bene le squadre. Per tornare alla Samp, pensavo che con l'arrivo di giocatori dall'elevato tasso tecnico si potesse riuscire non dico ad andare in Europa, ma quantomeno far vedere un bel calcio per fare un campionato tranquillo. Così non è stato e a volte faccio fatica a capirne le motivazioni. Ha cercato un assetto ottimale senza mai trovarlo, ha riposto fiducia su giocatori che visto il suo modo di giocare non hanno potuto ripagarlo, i nuovi arrivati non sono stati bravi a integrarsi.E' sembrata una squadra senza un'anima, senza un senso di appartenenza a questa maglia e che alla lunga ti porta a giocare con sufficenza. La sensazione forte si è avuta nel derby, con i blucerchiati che sembrava stessero giocando un'amichevole estiva". 

Non tutte le colpe erano di Zenga allora? "Per mia esperienza personale a Roma e in Spagna, quando le cose vanno male non è un problema solo di tecnico. A volte quando lo cambi le cose vanno molto meglio. Con Zenga la squadra non andava benissimo, anche se lui ha fatto il suo. Poi l'arrivo di Montella. Aveva già una buona esperienza, aveva fatto vedere grandi cose a Firenze, ma quando le cose vanno male le colpe vanno ripartite tra le tre componenti: società, tecnico e giocatori". 

Le voci su presunte cordate interessate all'acquisto della società possono aver influito negativamente? "Chiaro che le voci di un cambio societario non aiutano mai perchè danno ai giocatori la sensazione di instabilità, un po' come quando l'allenatore ha un solo anno di contratto e perde il manico del comando. I giocatori anche inconsciamente vengono travolti da questa sensazione appunto". 

"Se non sbaglio Vincenzo è la prima volta che subentra in corsa, sicuramente ha trovato un ambiente non facilissimo, tanti giocatori nuovi, molti in prestito. Invece ad inizio stagione può incidere di più, non dico far vedere quello che ha fatto a Firenze, ma un gioco divertente con buoni risultati quello sì".

La forte personalità di Cassano può essere un problema per la Sampdoria? "Dipende. Io ai tempi della Sampdoria ho convissuto con molti giocatori di personalità, ma non voglio fare paragoni, sono altre epoche. Comunque è fondamentale avere in squadra giocatori di questo tipo, nel calcio in generale mancano, ce ne sono davvero pochi".

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