ESCLUSIVA SN - Borghi: "Vietto attaccante di valore che gioca per la squadra. Sentiremo parlare molto di Merè in futuro"

18.07.2017 13:16 di  Andrea Massucci   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Borghi: "Vietto attaccante di valore che gioca per la squadra. Sentiremo parlare molto di Merè in futuro"
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La Spagna potrebbe essere la fonte dei rinforzi per la Sampdoria che negli ultimi giorni si sta muovendo su due piste particolarmente calde. La prima conduce a Luciano Vietto, attaccante di proprietà dell’Atletico Madrid che ha militato a Siviglia nell’ultima stagione mettendo a segno 6 reti in 21 presenze in Liga e la seconda porta al giovane centrale dello Sporting Gijon Jorge Merè, titolare dell’Under 21 spagnola. Per saperne di più su questi due talenti, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Stefano Borghi, uno dei massimi esperti italiani di calcio internazionale ed apprezzato giornalista di Fox Sports:

Il profilo di Luciano Vietto che caratteristiche rispecchia e secondo Lei il fatto di essersi confrontato con grandi tifoserie come Siviglia e Madrid potrebbe aiutarlo in un rapido ambientamento in una piazza calda come quella di Genova? "Questo di sicuro, un giocatore che ha vestito le maglie di Siviglia, Atletico Madrid e Racing Club de Avellaneda non penso abbia problemi di pressione visto che ha giocato in club con delle piazze molto importanti. Il problema di Vietto potrebbe essere esclusivamente quello di rispolverarsi un po’ perché negli ultimi anni è andato al di sotto delle aspettative. Ha fatto una grandissima stagione al Villareal nel 2014/15 poi l’ha preso l’Atletico Madrid e non è andata bene. In seguito è andato a Siviglia per ritrovarsi ed ha fatto una buona prima parte di stagione mentre nella seconda parte non ha trovato spazio. Continuo a pensare che sia un giocatore con delle potenzialità significative nonostante siano ormai 5 anni che è nel calcio senior ed è ancora giovane essendo nato nel dicembre 1993. E’ molto generoso e può essere considerato un attaccante atipico perché non è da grosse cifre realizzative ma gioca per la squadra. La mia impressione è che Vietto resta un profilo da tenere in considerazione, ha bisogno di stapparsi psicologicamente e forse cambiare paese potrebbe essere una buona scelta. Dall’altra parte il calcio italiano potrebbe avere qualche criticità per lui perché è un attaccante che fatica ad andare su alte medie realizzative e in Italia non trova proprio il terreno più fertile possibile. Per me resta un giocatore di valore considerevole”.

Nell’ultima stagione a Siviglia ha messo a segno 6 reti in 21 presenze in Liga nonostante la presenza di elementi del calibro di Ben Yedder, Vitolo e Correa tra i tanti. Sarebbe in grado eventualmente di sostituire giocatori dalle qualità di Muriel e Schick? “Muriel e Schick sono giocatori che hanno fatto più gol negli ultimi anni però il problema non è la qualità perchè Vietto ha un livello qualitativo assolutamente adatto alla Sampdoria ed alla Serie A. Potrebbe avere problemi a livello di cifre realizzative anche se a Villareal segnò 12 reti giocando meno di 20 partite da titolare quindi è uno che ha dei buoni piedi”.

Dopo l’arrivo di Kownacki la Samp potrebbe puntare su un altro giovane profilo come quello di Jorge Merè, come potrebbe reggere l’impatto con il campionato italiano e quali sono le sue peculiarità? “A mio parere è un giocatore molto interessante, un classe ’97 che viene da due stagioni da titolare allo Sporting Gijon quindi in Spagna, nel campionato migliore del mondo. È giovane ma già formato sia fisicamente che mentalmente, è un marcatore ferreo che si fa rispettare in campo e secondo me è un difensore di cui sentiremo parlare molto nei prossimi anni. È stato titolare indiscusso nell’Under 21 spagnola all’Europeo di categoria e lo ritengo un giocatore assolutamente pronto per una squadra di livello superiore rispetto allo Sporting Gijon con cui l’anno scorso è retrocesso”.

Qualora dovesse arrivare a vestire la maglia blucerchiata, potrebbe ripercorrere le orme di Skriniar? “La mia sensazione è che Merè in questo momento sia più pronto di quanto non lo fosse Skriniar un anno fa. Parliamo di un giocatore con del potenziale significativo ma ancora da completare, però Skriniar un anno fa era un giocatore non molto conosciuto sui grandi palcoscenici. Merè viene da due anni da titolare in Liga e un Europeo Under 21 da titolare con la squadra classificata seconda quindi è un giocatore di una dimensione superiore rispetto a quella che aveva Skriniar un anno fa”.

Sia Merè che Vietto sono entrambi giocatori di proprietà di club spagnoli, quali possono essere le differenze del calcio spagnolo rispetto al campionato italiano? "Il calcio spagnolo è di livello superiore, credo che la Liga come livello medio sia il campionato migliore del mondo. Lo dimostrano i risultati dei club spagnoli a livello internazionale negli ultimi anni e credo sia sfatato anche il mito del campionato spagnolo come uno dove si segna facilmente mentre in Italia ci sono le migliori difese del mondo. Nella scorsa stagione c’è stata una quantità altissima di gol in Serie A e ci sono stati 5 o 6 giocatori andati oltre i 20 gol segnati quindi il discorso che le difese italiane sono le più difficili da superare per gli attaccanti, credo sia superato. In questo momento se un giocatore viene dalla Liga in Serie A, arriva lui ad aumentare il potenziale della squadra dove sbarca. In generale in Italia c’è più tattica rispetto agli altri paesi ma se mettiamo a confronto i due campionati credo che la differenza di livello medio sia lampante.

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