Viviano risponde presente, Bereszynski in affanno, Silvestre è una guida

26.02.2017 14:54 di  Diego Anelli   vedi letture
Viviano risponde presente, Bereszynski in affanno, Silvestre è una guida
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Viviano 6,5: non può sempre compiere miracoli quando l'avversario calcia il penalty. Si prende qualche rischio di troppo in fase di disimpegno, per il resto si rivela impeccabile. Balogh gli calcia addosso nella prima frazione, nella ripresa tiene a galla la Samp, rivelandosi decisivo nel rocambolesco finale sulla gran conclusione di Diamanti.

Bereszynski 5: purtroppo la prova negativa con il Cagliari non si rivela un episodio. A prescindere dall'episodio del rigore mostra incertezza ogni qual volta viene chiamato in causa, soffre costantemente le avanzate rosanero, perdendo diversi palloni in zone assai delicate. Unica giustificazione la scarsa copertura dei mediani in raddoppio.

Silvestre 6,5: con senso della posizione ed esperienza consente alla retroguardia di non andare alla deriva nel momento di maggior disorientamento collettivo.

Skriniar 6: il Palermo lo mette più del previsto in difficoltà, ma riesce a limitare i danni con personalità.

Regini 5,5: anche lui non adeguatamente coperto dai centrocampisti. Non sempre riesce a mettere le toppe sulle percussioni di Balogh, peraltro rafforzato dalle sovrapposizioni di Rispoli.

Djuricic 6: il più in palla dei tre centrocampisti proposti dal 1'. Si sacrifica in copertura in aiuto a Regini, anche se talvolta il tempismo di Rispoli negli sganciamenti dalle retrovie vanifica almeno in parte il suo supporto. In mediana è l'unico che prova ad alzare il ritmo con strappi improvvisi e fraseggi con il reparto avanzato.

(Muriel 6: impiega tempo a fare la differenza contro una retroguardia che prova a dimostrarsi all'altezza della situazione dopo mesi di grosse difficoltà. Negli spazi aperti fatica stranamente a far male come sa, fino a quando non regala l'assist per il definitivo 1-1).

Cigarini 5,5: manca da tempo nell'11 titolare e smania dalla voglia di incidere. Rimedia presto il giallo dopo una serie di interventi fallosi. Tenta la conclusione dalla lunga distanza e si affida spesso al lancio in profondità. Non riesce ad alzare i ritmi, finendo per restare intrappolato nella marcatura a uomo ideata da Lopez.

(Linetty 6: bada più alla sostanza che alla forma).

Barreto 5: non riesce a lasciare in segno né in copertura, dove Bereszynski viene troppo spesso abbandonato al proprio destino, né in accompagnamento alla fase offensiva, non trovando spazio e tempo per gli inserimenti senza palla.

Praet 5: finalmente viene schierato nel ruolo naturale del trequartista, ma non riesce ad illuminare il gioco. Da mezzala e infine da regista davanti dalla difesa subisce il dinamismo mantenuto dai rosanero nel corso della ripresa, finendo per lasciare ben poche tracce.

(Fernandes 6,5: riparte dalla panchina dopo qualche gara sotto tono e si rivela decisivo nelle più importanti azioni del rocambolesco finale).

Schick 5,5: gli manca la consueta zampata sotto porta, ma si dedica ad un importante lavoro fatto di sponde e pressing in fase di non possesso.

Quagliarella 6,5: meriterebbe mezzo punto in più se non fosse per l'occasionissima gettata al vento ad inizio gara. Non demorde e trova il goal al 90', dopo aver servito due palle al bacio davanti alla porta a Schick e Bruno Fernandes, non adeguatamente sfruttate dai compagni.

All. Giampaolo 6: non sbaglia le scelte, sicuramente condivisibili, purtroppo alcuni elementi non sono riusciti a rispondere alle aspettative in una sfida particolare come quella odierna. La Samp subisce il ritmo, rischia di soccombere nel corso della ripresa, ma il mister ha il merito di correggere più volte l'assetto tecnico – tattico a gara in corso e grazie ad una ricca panchina porta a casa un punto che evita un'inattesa debacle contro un avversario nettamente inferiore. Da migliorare l'atteggiamento generale, in particolare in trasferta come già dimostrato a Pescara e Crotone, contro formazioni in lotta per la salvezza. Come in Calabria riusciamo nel finale a non uscire con le ossa rotte.