Skriniar avventato, Dodô spaesato, Linetty e Quagliarella tra gli ultimi ad arrendersi

07.05.2017 17:19 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Skriniar avventato, Dodô spaesato, Linetty e Quagliarella tra gli ultimi ad arrendersi
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Puggioni 4,5: vede sette palloni insaccarsi alle sue spalle, con la prima doccia fredda dopo appena due giri d'orologio. I rigori sono calciati magistralmente, ma su alcune delle reti subite manifesta incertezze nell'intervenire nell'area piccola, trasmettendo insicurezza alla retroguardia. Nega il goal a Lombardi al 32' della ripresa.

Dodô 4,5: Giampaolo prova a dargli nuovamente fiducia, ma la corsia mancina blucerchiata subisce le scorrerie di Felipe Anderson senza opporre resistenza, spianando la strada agli attaccanti della Lazio e conseguentemente mettendo in difficoltà i centrali.

(dal 1' s.t. Pavlovic 5: entra al posto di un Dodô in sofferenza, quando il tabellone segna già cinque reti al passivo e la maggior parte della squadra ha smarrito carattere e compattezza).

Skriniar 4: giornata da dimenticare per il centrale slovacco, che dopo due minuti di gioco si fa sfuggire in velocità Keita e al 17' commette fallo da ultimo uomo ancora sull'attaccante biancoceleste. Rosso diretto come da regolamento e partita irrimediabilmente compromessa per i blucerchiati. Leggerezze che costano caro e condizionato l'andamento del match.

Silvestre 5: è tra i meno negativi del pacchetto arretrato e tampona come può lottando con esperienza e malizia. Nella ripresa la concentrazione viene meno in alcuni frangenti, anche perché non adeguatamente supportato dai compagni di reparto.

Bereszyński 5: al 14' la sua chiusura sulla ripartenza biancoceleste è provvidenziale, tiene botta per buona parte del primo tempo ed è tra gli ultimi del pacchetto difensivo doriano a crollare. Alimenta l'azione che porta alla rete di Linetty, perde però di vista Lulic che trova l'incornata vincente per il sesto goal laziale.

(dal 23' s.t. Sala s.v.: rileva un Bereszyński non al meglio fisicamente, quando ormai è troppo tardi per riequilibrare le sorti della partita).

Barreto 5,5: cerca di contrastare come può i centrocampisti biancocelesti, ma in condizione di superiorità numerica la Lazio dilaga mostrando fantasia, tecnica e ottima condizione atletica. In fase di contenimento sarebbe stato preferibile qualche intervento più “grintoso”, specie nel primo tempo.

Torreira 6: con la Samp in dieci uomini si trova raddoppiato e con poco spazio per orchestrare la manovra blucerchiata. Diventa così difficile dare respiro all'azione o quantomeno interrompere le trame di gioco avversarie. Non si perde d'animo e nel finale conquista il rigore che porta al definitivo 7-3.

Linetty 6: segna il primo goal stagionale, dando per un attimo l'illusione di un'impresa, spenta prontamente da una Lazio implacabile e dalle ingenuità difensive della Samp. Nel primo tempo è tra i pochi a mostrare il piglio giusto senza farsi condizionare dalla rete subita in avvio, contrasta perentoriamente ma in maniera pulita e mantiene lo spirito battagliero nonostante il pesante passivo.

Djuricic 5: ha l'occasione di mettersi in mostra dal primo minuto sulla trequarti, ma non scende in campo con il dinamismo e l'agonismo adeguato. Spreca unìoccasione colossale al 16', facendosi ipnotizzare a tu per tu con Strakosha.

Quagliarella 6,5:è a lui che la Samp si aggrappa per trovare una reazione e il veterano mette in campo una grinta superiore a quella dei più giovani. Segna due reti, di cui una sintesi di tecnica e potenza su azione e una su rigore poco prima del fischio finale. In una gara in cui non c'è mai stata partita e con spazi ridotti al minimo per gli attaccanti, non poteva fare di meglio.

Schick 6: l'attaccante ceco è costretto a porre fine alla sua partita dopo appena venti minuti di gioco, sostituito dopo l'espulsione di Skriniar per tentare di riequilibrare l'assetto. Un peccato perché aveva già mostrato i consueti lampi di classe, danzando sul pallone e fornendo un assist invitante sprecato da Djuricic, poco prima del raddoppio dei padroni di casa.

(dal 20' p.t. Regini 5: entra per dare equilibrio dopo l'espulsione di Skriniar, ma non attraversa un buon momento e il suo intervento nel tentativo di fermare Lulic porta al secondo rigore concesso e trasformato dalla Lazio. Soffre, come tutti i compagni di reparto la pressione costante della squadra di Inzaghi).

All. Giampaolo 5: se nelle scorse partite la Samp può aver inconsciamente pagato la mancanza di stimoli, oggi i blucerchiati sono scesi in campo con il piglio giusto, ma hanno commesso ingenuità imperdonabili di fronte alla corazzata Lazio. Il tecnico sceglie di schierare Dodô a sinistra, ma ancora una volta il brasiliano non convince e la sostituzione in avvio di ripresa è inevitabile. Con la squadra in inferiorità numerica dopo appena venti minuti la partita viene irrimediabilmente compromessa, ma aver raccolto un solo punto nelle ultime quattro partite è un dato che deve fare riflettere, cercando di non macchiare ulteriormente un campionato più che positivo con un finale deludente.