Quagliarella cecchino, Sala e Pavlovic in affanno, Torreira leader

20.08.2017 23:34 di Diego Anelli   vedi letture
Quagliarella cecchino, Sala e Pavlovic in affanno, Torreira leader
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Puggioni 6,5: interventi d'ordinaria amministrazione fino a quando al 17' dice di no con un gran colpo di reni alla deviazione di Coda su traversone di Ciciretti. Nessuna responsabilità sull'imparabile tiro a giro dell'esterno. Nella ripresa si fa trovare sempre presente, qualche incertezza quando al 59' non esce nell'area piccola consentendo a Puscas di deviare di testa.

Pavlovic 5: nella ripresa riesce a limitare parzialmente i danni, cosa non riuscita nei primi 45' quando Ciciretti diventa il suo incubo, non soltanto in occasione del vantaggio. Dai piedi del talentuoso esterno arrivano buona parte dei pericoli, compreso il traversone per la grande chance di Coda. Non si disimpegna male in fase di spinta, ma non basta.

Silvestre 6: prestazione solida. Anche lui non è ancora al top della condizione fisica, fa talvolta affidamento all'esperienza e al senso della posizione.

Regini 6: qualche errore in fase d'impostazione e disimpegno nei primi minuti, riprende le giuste distanze con il passare dei minuti. Decisiva la sua deviazione in corner al 65' sulla conclusione ravvicinata di Puscas in una pericolosa ripartenza innescata da un errore di Barreto in mediana.

Sala 5: non riesce a soffocare lo spunto di D'Alessandro, sempre pronto a creare la superiorità numerica. L'ex Verona riceve scarsa assistenza in termini di raddoppio di marcatura nei secondi 45', ma non è un terzino di ruolo e non si possono ottenere risultati diversi.

Barreto 6: inizia con buon piglio in termini di dinamismo e capacità di aggredire gli spazi. Cala d'intensità nella ripresa, rischiando grosso con la palla persa al 65' che innesca una delle più pericolose ripartenze del Benevento.

Torreira 6,5: come spesso accade si carica la squadra sulle spalle nel momento di maggiore difficoltà, mettendo tappe ovunque, lottando su ogni pallone e cercando di verticalizzare il gioco.

Praet 7: parte un po' timido, limitandosi al compitino ed evidenziando le frequenti difficoltà nello svolgere il ruolo di mezzala. Dalla mezz'ora in poi si trasforma letteralmente, si segnala per progressioni, accelerazioni, palle recuperate con caparbietà, non fornendo punti di riferimento agli avversari. Con la speranza che sia un nuovo inizio... (83' Djuricic n.g.).

Ramirez 7: i pochi lampi di classe nei primi 45' lo vedono protagonista, con tempistive aperture sulle corsie laterali. In una frazione di secondo sintetizza abnegazione e visione di gioco rendendo possibile il raddoppio.

(68' Linetty 6: consueto lavoro prezioso in termini di quantità e qualità).

Quagliarella 7: una doppietta che pesa come un macigno, decisiva in una partita delicata per varie motivazioni. Raramente non si fa trovare sul pezzo nei momenti topici.

Caprari 6: si danna l'anima, svaria sull'intero fronte offensivo, è tra i pochi a puntare l'uomo con disinvoltura e personalità. Non concretizza al meglio quanto creato, ritardando il momento della battuta in un paio di occasioni..

(63' Bonazzoli 6: nessun lampo degno di nota, si mette al servizio della squadra cercando di far salire il baricentro nei momenti più combattuti della ripresa).

All. Giampaolo 6: la gara era partita come peggio non si poteva, il goal dello svantaggio e i rischi corsi nei minuti successivi in una sfida da vincere a tutti i costi avrebbero potuto provocare problemi alla squadra sotto il profilo psicologico. La sua squadra è stata brava a non perdere la testa, cercando di ragionare e tenere botta per poi riproporsi con l'obiettivo di ribaltare il risultato. Con il tempo certi meccanismi possono essere ben oliati e si può arrivare ad una migliore condizione fisica, in attesa di rinforzi dei quali tale organico ha bisogno come il pane, in primis in attacco e sugli esterni bassi.