Dodò vive un incubo, Cassano unica luce nel buio, Viviano ha gli attributi

08.05.2016 17:22 di Diego Anelli   vedi letture
Dodò vive un incubo, Cassano unica luce nel buio, Viviano ha gli attributi
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Viviano 6: interventi d'ordinaria amministrazione, non può sempre compiere miracoli quando ha a che fare con una difesa colabrodo e un centrocampo inesistente. Prova invano a mettere una pezza sull'azione del tris rossoblu. Citazione a parte per la presa di posizione sullo 0-2: almeno Emiliano ha gli attributi, ma lo sapevamo già. I compagni imparino, magari anche vedendo la foto pubblicata a fine pagellone.

Cassani 5: prima dell'intervallo salva in spaccata un goal fatto murando una conclusione a due passi di Pavoletti, unica nota positiva in una giornata di perenne difficoltà. Fa fatica, ma il supporto in mediana in appoggio non arriva mai.

Silvestre 5: Pavoletti lo fulmina con semplicità disarmante dopo pochi minuti facendo subito cambiare binario al match. L'ombra del difensore ammirato la passata stagione.

Diakitè 5,5: il meno peggio della retroguardia seppure non sia necessario far chissà che cosa per emergere tra la pochezza generale, al di là di un provvidenziale recupero su Pavoletti quando il risultato era ancora sullo 0-1. Deciso e puntuale in diversi interventi. Mentalmente non ha sbagliato approccio alla sfida.

Dodò 4: letteralmente asfaltato da Ansaldi che sfonda al primo affondo e lo impazzire per l'intera gara. Nullo l'apporto in copertura, come evidenziato dal raddoppio di Suso.

Palombo 4,5: schierato a sorpresa titolare dopo tre mesi d'assenza tra infortuni e scelte tecniche non riesce ad agire efficacemente davanti alla difesa. Timido e poco propositivo, tocca pochi palloni. (73' Sala n.g.)

Fernando 5: recuperato in extremis non gli si poteva chiedere la luna. Fin dalle prime battute si è capito che non poteva garantire un contributo all'altezza, ma non c'erano alternative a quanto pare. Sfiora il goal della bandiera nei minuti finali facendo tremare da fuori la traversa.

Soriano 4,5: non capitalizza una palla d'oro ricevuta da Cassano che avrebbe potuto riaprire la gara. Per il resto non riesce ad incidere come spesso accaduto negli ultimi tempi.

De Silvestri 5: prestazione sotto tono, non riesce a supportare l'azione offensiva, resta molto basso e soffre la manovra avvolgente rossoblu con numerosi cambi di gioco. Getta la spugna nella ripresa per problemi fisici.

(57' Correa 5: guadagna un'invitante punizione dal limite e cerca invano gloria dalla lunga distanza, ma pasticcia a centrocampo dando il là al contropiede che chiude definitivamente il derby. Un'ingenuità non rara).

Cassano 6,5: unica luce nel buio più profondo. Due palle d'oro servite sui piedi di Soriano e Quagliarella non sfruttate a dovere, varie aperture degne di nota, diverse punizioni procurate e altrettanti ammonizioni subite dagli avversari.  Non può giocare da solo.

Quagliarella 5: ha pochi palloni giocabili, un'unica occasione pulita, Lamanna gli dice di no. Complessivamente appare in calo in termini di prestazione e tenuta fisica nell'intero arco della sfida. (85' Muriel n.g.).

All. Montella 4,5: giusta, anche se tardiva, la scelta di far accomodare Ranocchia in panchina. Getta nella mischia Palombo dopo tre mesi, schierandolo al fianco dell'acciaccato Fernando recuperato in extremis, componendo un centrocampo, sulla carta e in pratica, lento, compassato e prevedibile. Per l'ennesima volta, abbiamo perso sinceramente il conto, subiamo il goal nei primi 20' di gioco a testimonianza della fragilità dell'11 proposto. Purtroppo la gara si incanala presto sul binario sbagliato, ma nemmeno nell'intervallo arrivano sostituzioni per cambiare le carte in tavola. Il primo ingresso, deludente come spesso accaduto ultimamente, riguarda Correa, peraltro per l'infortunato De Silvestri. Ivan resta in panchina e il terzo cambio viene effettuato a un paio di giri d'orologio al termine sul risultato di 0-3.

Mg Genova 08/05/2016 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Genoa / foto Matteo Gribaudi/Image Sport
nella foto: Emiliano Viviano-Suso
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport