Barreto in crescita, Correa e Soriano non incidono, Muriel croce e delizia

20.04.2016 20:44 di  Diego Anelli   vedi letture
Barreto in crescita, Correa e Soriano non incidono, Muriel croce e delizia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Viviano 8: si potevano già immaginare i primi commenti dinanzi a quel rinvio errato a favore di Fernando al limite della nostra area... oppure alla sfera non trattenuta sul colpo di testa di Acerbi nella ripresa. Poi entrano in campo gli obiettivi e si accorgono che Emiliano ha salvato la baracca in almeno sei occasioni, in primis sull'insidioso tiro a giro di Sansone. Il rigore la ciliegina sulla torta. Provvidenziale.

Cassani 6: non impeccabile in un paio di interventi, ma complessivamente gara attenta.

Ranocchia 5: al di là del primo giallo non si può commettere un intervento così fuori tempo correndo il serio rischio di lasciare una squadra in inferiorità numerica per oltre un'ora, soprattutto se ci stiamo riferendo ad un difensore di tale esperienza.

Diakitè 6,5: viene ammonito al primo intervento per un'entrataccia a centrocampo, ma la sua gara non ne viene condizionata negativamente. Resta sul pezzo e bada al sodo.

De Silvestri 6,5: dopo la gigantesca prestazione offerta contro il Milan, passano tre giorni ed è richiamato in causa per un'altra partita che si prospetta assai intensa. Ha il suo gran da fare nel duello con il propositivo Peluso, ma non getta mai la spugna. Stringe i denti in copertura, si sgancia in avanti con la consueta generosità.

Fernando 6,5: meno tocchi leziosi e maggiore praticità soprattutto una volta rimasti in inferiorità numerica. Lavoro sporco talvolta oscuro, ma assai prezioso.

Barreto 6,5: tranne la rocambolesca autorete sfiorata prima dell'intervallo, si dimostra più nel vivo del gioco, recupera un buon numero di palloni ed evidenzia una condizione mentale e fisica in crescendo.

Dodò 5,5: soffre dannatamente la spinta di Berardi e le sovrapposizioni di Vrsaljko, la prima mezz'ora è da incubo, nella quale rimedia anche un'ammonizione. Si rende protagonista di alcune interessanti sgroppate. Nella ripresa corre molti meno rischi, anche in virtù della protezione del folto centrocampo.

Correa 4,5: dimostra continuità di giocate soltanto nei primi 15', poi evapora, uscendo dal vivo del gioco e intestardendosi in numeri d'alta scuola destinati alla pura accademia. Copre poco e male nonostante le difficoltà di Dodò. Giustamente sostituito nell'intervallo.

(46' Silvestre 6: contribuisce a tenere in piedi il fortino, ricorrendo talvolta all'esperienza).

Soriano 5: altra prova al di sotto delle attese in un periodo non esaltante. Fornisce scarso supporto a Muriel e non riesce a trasmettere dinamismo alla propria azione.

(Krsticic 5: si posizione a protezione della difesa, segue alla lettera le indicazioni ricevute fino all'ingenuo intervento falloso che avrebbe potuto costare una sconfitta pesante in ottica salvezza. In area in scivolata non si interviene).

Muriel 5,5: croce e delizia. Fa alzare tutti in piedi per un paio di serpentine e potenziali contropiedi spaccando in due la retroguardia neroverde, ma l'eccessivo possesso palla finisce per sciupare alcune ripartenze che gridano vendetta. In fase di non possesso scarso supporto alla squadra.

(Quagliarella 6: pochi palloni giocabili visto il minutaggio, ma li gestisce con intelligenza ed esperienza).

All. Montella 6: la Sampdoria parte con buon piglio, personalità e pressing altissimo. Dopo un quarto d'ora si spegne progressivamente e si fa prendere da un improvviso nervosismo generale che costa diversi gialli e un'espulsione. A quel punto la gara rischia di essere pregiudicata, ma il tecnico bada alla sostanza e i cambi vengono effettuati ai fini del risultato. Per il bel gioco possiamo anche attendere, ben volentieri. Oggi contava non perdere. Il resto stavolta può passare in secondo piano.