ESCLUSIVA SN - 1946, Medulla: "Rocco Fotia, uno dei grandi degli anni '70"

16.09.2015 19:46 di Alberto Boffano Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - 1946, Medulla: "Rocco Fotia, uno dei grandi degli anni '70"
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La storia blucerchiata raccontata attraverso gli aneddoti, gli episodi, e i ricordi di chi l’ha vissuta: la nuova puntata della rubrica “1946" di Sampdorianews.net dedicata ai 69 anni della Sampdoria, ospita come narratore per l’album dei ricordi blucerchiati il Presidente del Museo SampDoria Maurizio Medulla:

"Parliamo oggi di Rocco Fotia, uno dei grandi degli anni ’70, un giocatore che esordisce in Serie A a Milano, alla scala del calcio, con il Milan il 27 settembre del ’65 con una sconfitta della Sampdoria nell’anno infausto della prima retrocessione. Scoperto da Baldini e Bassetto, coadiuvati da Fulvio Bernardini, entra di diritto nella rosa della Prima Squadra confezionando in quell’anno 12 presenze senza goal.

Rocco Fotia era un brevilineo, un’ala sinistra molto tecnica e molto veloce. Nel campionato ’68-’69, con la Sampdoria in Serie B, viene ceduto in prestito a farsi le ossa all’Internapoli. Aveva vent’anni, e tra parentesi giocò con due grandi del calcio italiano: Giorgio Chinaglia e Giuseppe Wilson, il tutto sotto la guida di Vinicio. Quell’anno, peraltro, con l’Internapoli sfiorò la promozione in Serie B. Ritorna alla Sampdoria nel campionato ’69-’70, riuscendo a mettersi in mostra e ad entrare nell’annovero degli undici blucerchiati nel campionato successivo con 27 presenze e 4 reti.

Ricordo un suo goal di quando ero un ragazzino molto piccolo, ma si tratta di un ricordo molto presente. Era una delle prime partite della Sampdoria a Marassi che io ricordi lucidamente, e Fotia segnò un goal bellissimo: su un cross in tuffo di testa nell’area colpì la palla insaccandola sotto la Sud nel sette, facendo questo goal stupendo. Dopo il campionato ’70-’71 avrà delle esperienze esterne al Mantova e al Napoli, per poi tornare nella stagione ’74-’75; in quell’anno confeziona otto presenze e zero goal, e successivamente, per problemi al ginocchio, appende gli scarpini al chiodo.

Attualmente Fotia è un talent scout sui settori giovanili, e lavora alla Rivarolese 1919 insieme a Ramon Turone, coadiuva il tecnico della Prima Squadra e aiuta gli allenatori dei più piccoli in questa società che ha un retroterra molto molto importante. Credo che sia uno dei giocatori della Sampdoria che più è rimasto legato alla società stessa, essendosi fermato a Genova. Credo anche che il suo modo di insegnare calcio sia unico. E’ una persona un po’ estroversa, ma soprattutto è una persona che sa di calcio e che ha un rapporto meraviglioso con i ragazzi".

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