10 maggio 1989: "Meglio una notte a Berna..."

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Anche se è finita male, è giusto ricordarla. Perchè, in un certo senso, la cavalcata europea culminata col trionfo contro l'Anderlecht dell'anno successivo era cominciata proprio al fischio finale di quella partita. Il 10 maggio 1989 la Sampdoria si giocava al fatiscente "Wankdorfstadion" di Berna la finale di Coppa delle Coppe 1988/89 contro il Barcellona di Johan Cruyff. I blucerchiati arrivarono a quella partita senza molti uomini-chiave, su tutti Pietro Vierchowod, e con altri a mezzo servizio come Luca Pellegrini e Moreno Mannini, che dovettero uscire a partita in corso. Il Barcellona non diede vita a una gara entusiasmante, ma - complici le molte assenze doriane - visse di rendita sul gol segnato nei primi minuti da Julio Salinas, bravo a sfruttare un'incertezza della acciaccata retroguardia blucerchiata.

Il Doria andò avanti a testa bassa alla ricerca del pari, ma incassò nel finale la rete del 2-0 firmata dal neoentrato López Rekarte che portò la Coppa delle Coppe nella bacheca azulgrana. Quella gara non fu però la fine di un ciclo, anzi. Diede a tutti la consapevolezza che nell'èlite del calcio europeo ci potevamo stare anche noi. Con la voglia di riprovarci l'anno dopo, esemplificata dal pugno alzato di Fausto Pari sotto il settore dei tifosi doriani al fischio finale. E checché ne dicano altri, è bello esserci stati ed essere ripartiti da lì per il trionfo dell'anno dopo. Del resto, parafrasando l'inizio di un vecchio murale in via Galileo Galilei: "Meglio una notte a Berna...".

BARCELLONA 2
SAMPDORIA 0
RETI: 4' Salinas, 90' López Rekarte
BARCELLONA: Zubizarreta, Alexanko, Aloìsio, Milla (60' Soler), Ortega, Amor, Lineker, Sacristàn, Salinas, Roberto, Begiristain (74' López Rekarte). Allenatore: Crujff.
SAMPDORIA: Pagliuca, Mannini (27' Pellegrini S.), Salsano, Pari, Lanna, Pellegrini L. (50' Bonomi), Muñoz, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena. Allenatore: Boskov.
ARBITRO: Courtney (Inghilterra)