De Vitis altalenante, Martinelli tanta sostanza, retrocede il Pescara di Verre

"A farsi le ossa" è la rubrica settimanale che vi tiene aggiornati sulle prestazioni dei giovani blucerchiati in prestito nelle serie minori.
27.04.2017 15:10 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
De Vitis altalenante, Martinelli tanta sostanza, retrocede il Pescara di Verre
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© foto di Federico Gaetano

A cinque giornate dalla fine del campionato di Serie A arriva per il Pescara la certezza aritmetica della retrocessione. Nel monday night contro la Roma, la squadra di Zeman mostra ancora una volta la sua estrema fragilità, offrendo ai giallorossi molte occasioni da gol che Strootman, Salah e Nainggolan concretizzano facilmente. A metà ripresa il blucerchito Valerio Verre scende in campo al posto di Coulibaly, restituendo alla linea mediana abruzzese una maggiore fluidità nel possesso palla che, complice l'allentarsi della pressione della Roma, porta al gol della bandiera segnato da Benali sul finale.

Nel doppio impegno di Serie B, il Brescia guadagna quattro punti fondamentali, pareggio a reti bianche ad Ascoli e vittoria casalinga contro la Ternana, che gli permettono di salire a più uno dalla zona play-out. In questo concitato finale di campionato, sostanza, determinazione e caparbietà devono essere il pane quotidiano per la squadra di Cagni e Alessandro Martinelli incarna alla perfezione queste caratteristiche. Ad Ascoli, il centrocampista svizzero corre su tutti i palloni e copre ogni incursione avversaria sacrificando alcune giocate di qualità in costruzione; lo stesso accade nello scontro salvezza contro gli umbri dove mette ancora più grinta e velocità riuscendo ad ingabbiare bene gli opposti neroverdi.

Il Latina, sfortunato in casa contro la Spal, trova la prima vittoria dopo due mesi al Comunale di Chiavari contro l’Entella. Sebbene la situazione di classifica e societaria siano tutt'altro che rosee, il gol di Buonaiuto nel finale contro i liguri porta una ventata di ottimismo ai nerazzurri che scavalcano il Pisa, ora ultimo in graduatoria.  A Chiavari, Alessandro De Vitis colma in modo intelligente la precaria condizione fisica attraverso un ottimo senso della posizione e acutezza tattica; dopo un’ora di gioco, non ha più la condizione per accompagnare l'azione, ma interpreta con sagacia il ruolo di frangiflutti infilandosi con costrutto sulle linee di passaggio avversarie. Contro i ferraresi invece trova più difficoltà mostrando un andamento altalenante figlio di una condizione fisica non ottimale. Stesse difficoltà riscontrate da Gabriele Rolando che, entrato nella ripresa, sembra aver perso l’esuberanza che lo aveva contraddistinto nella prima parte di stagione, concedendo troppo all’avversario e mostrando imprecisione nell’ultimo passaggio per i compagni avanzati.

Nel girone A di Lega Pro lo scontro diretto tra Carrarese e Pontedera termina con un secco 2-0 per i padroni di casa, risultato che tuttavia incide in minima parte sulla classifica dei granata, che si mantengono al di sopra della zona play-out. Nella prima frazione sono gli Apuani a fare la partita, portandosi in doppio vantaggio, e nella ripresa i timidi tentativi del Pontedera non vanno oltre un gol annullato a Udoh per fuorigioco piuttosto dubbio. In campo per tutti i 90 minuti, Giacomo Calò si trova principalmente a dover arretrare per contenere la pressione della Carrarese, riducendo al minimo il proprio contributo nella fase offensiva.

Infine, dopo il riposo in campionato, Andrea Tozzo, torna a difendere i pali del Matera per la finale di ritorno di Coppa Italia Lega Pro. Finisce 3-1 per il Venezia con conseguente vittoria del trofeo per la squadra di Inzaghi e strascichi di polemiche per alcune decisione arbitrali ritenute non all’altezza di una gara così importante. Il tecnico Auteri difende la sua squadra che non si è mai disunita anche nei momenti cruciali della gara ma che deve capitolare solo per colpa degli episodi. Episodio negativo anche quello in occasione della decisiva terza rete dei veneti nella quale il portiere blucerchiato non riesce ad essere più reattivo e opporsi ad un rocambolesco ping-pong nel cuore dell’area di rigore che spinge la palla in rete.