ESCLUSIVA SN - Tenerani: "Con la Samp più difficile di quanto si possa immaginare. Assenza di Kalinic pesa, su Borja Valero sarei più ottimista"

01.04.2016 12:59 di Alberto Boffano Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tenerani: "Con la Samp più difficile di quanto si possa immaginare. Assenza di Kalinic pesa, su Borja Valero sarei più ottimista"

Mancano poco più di 48 ore alla sfida tra Fiorentina e Sampdoria, in programma per domenica alle ore 15 allo stadio Franchi di Firenze. In vista della gara contro i viola, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di chiedere un parere sul momento attraversato dalla squadra di Sousa al noto giornalista sportivo Mario Tenerani:

“La Fiorentina non sta attraversando un gran momento, su questo non ci sono dubbi. Ha raccolto solo due punti contro l’ultima e la penultima in classifica, contro Verona e Frosinone dovevano essere due vittorie sulla carta e invece sono arrivati solo due pareggi. Significa che qualche problemino c’è stato, sicuramente anche problemi di goal in quanto nelle ultime quattro partite ne sono stati fatti solamente tre. La grande domanda è capire se si tratta di un calo fisiologico che può capitare e che capita ad ogni squadra in momenti diversi della stagione oppure se siamo all’inizio di un’involuzione. Qui a Firenze naturalmente crediamo e ci auguriamo sia stato solo un calo momentaneo dovuto anche al ritardo nei goal di Kalinic ad esempio, che fino a gennaio era andato benissimo e poi dopo ha segnato un solo goal. La Fiorentina ha 8 partite davanti con 24 punti in palio nelle quali dovrà difendere il quarto posto e provare a sperare che la Roma possa avere un calo, anche se sarà difficile, e provare ad arrivare terza. Sono cinque punti in classifica di distacco che in realtà sono sei per via degli scontri diretti”.

Quanto potrà pesare l’assenza di Kalinic domenica nonostante certamente il suo 2016 non sia stato finora dei migliori in termini realizzativi?
“Pesa perché Kalinic, se nel 2016 ha segnato poco o niente, è comunque un giocatore che anche quando non fa goal è molto utile alla squadra. E’ una sorta di regista offensivo, sta perfettamente nei movimenti della squadra di Sousa e quindi è un giocatore che manca. Babacar ha caratteristiche completamente differenti, è un talento che è un po’ in discussione a Firenze perché ci si aspettava di più da lui, anche se andando a fare la media tra minuti giocati e goal segnati è una buona media: ha giocato poco però quando lo ha fatto ha segnato. Chiaro che domenica la Fiorentina punterà tantissimo su di lui e sulla sua voglia, perché non credo che Babacar sia contento della sua stagione”.

Altro giocatore a rischio è Borja Valero. Quali sono le sue condizioni e quante le speranze viola di vederlo in campo domenica?
“Proprio in questo momento stanno provando a recuperarlo, ha saltato gli allenamenti degli ultimi due giorni. Faranno di tutto per recuperarlo, io in questo momento sarei più ottimista che pessimista su di lui, ho la sensazione che alla fine giocherà. E’ il calciatore più importante della Fiorentina, su questo non ci sono dubbi: è un centrocampista completo che può far tutto e intorno al quale ruota la squadra. Lui poi è uno che si tira indietro mal volentieri, faranno di tutto per farlo giocare. In questa nuova posizione di trequartista anomalo che gli ha cucito addosso Sousa è veramente l’anello di giunzione tra il centrocampo e l’attacco dove di fatto c’è una sola punta di ruolo. Borja Valero nell’inserirsi negli spazi e nel farsi trovare anche in posizione di seconda punta è un giocatore fondamentale”.

Fiorentina-Samp segna anche il ritorno di Montella a Firenze. Quale pensi sarà l’accoglienza del pubblico del Franchi?
“Io mi auguro che lo applaudano, ma come sempre succede ci sarà chi lo applaudirà e chi lo fischierà. Mi piace ricordare che Montella per me ha fatto un lavoro straordinario a Firenze: tre anni di bellissimo gioco, tre anni di quarti posti. Il primo onestamente era un terzo sul campo, successero delle cose un po’ bizzarre nel finale di stagione e alla fine andò il Milan al preliminare di Champions ma strameritava la Fiorentina. Ha fatto anche una finale di Coppa Italia che non possiamo commentare, fu nel sangue dell’Olimpico in cui morì il tifoso napoletano in seguito agli scontri, fu una partita surreale. Montella nei tre anni a Firenze ha avuto una media in trasferta di una vittoria ogni due partite sommando tutte le competizioni. Per me è stato un lavoro eccellente, e Sousa che è un allenatore fortissimo che ha portato la sua personalità e il suo credo calcistico ha avuto il grande merito all’inizio di non disperdere il lavoro che Montella aveva fatto ma di seminare gioco in quell’ottimo impianto. C’è sicuramente un filo di continuità, se la Fiorentina ha giocato bene soprattutto all’inizio è stato per merito di Sousa ma anche di tutto ciò che aveva seminato Montella”.

Quali sono i principali timori viola in vista della gara con la Sampdoria?
“La Samp, pur avendo molti meno punti in classifica e pur essendo un po’ con l’acqua alla gola perché lotta per non retrocedere, ha però due risultati su tre a disposizione. Credo che Montella prenderebbe volentieri un pareggio a Firenze, chiaramente spera di vincere ma se pareggia penso sia contento. Se la Fiorentina invece non vince perde forse uno degli ultimi treni per sperare di arrivare terza, quindi è un po’ costretta ed è proprio questo il timore. Da questo punto di vista è più tranquilla la Samp, che tra l’altro ha un allenatore eccellente in panchina e che conosce benissimo la Fiorentina avendo allenato molti dei suoi giocatori. Questo è innegabilmente un vantaggio per Montella, credo che sarà una partita più difficile di quella che tanti possano immaginare. Poi è chiaro che sul piano del gioco i viola sono nettamente davanti, anche come cifra tecnica. Tutto questo però non basta per dire che vincerà la partita, la Fiorentina dovrà stare molto attenta”.

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