ESCLUSIVA SN - RADIO19: Galia: "Mihajlovic bravo a risollevare gli animi dei giocatori. Il 4-3-3 per ridurre i rifornimenti a Toni. Verona sta tirando un po' il fiato"

21.03.2014 22:39 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - RADIO19: Galia: "Mihajlovic bravo a risollevare gli animi dei giocatori. Il 4-3-3 per ridurre i rifornimenti a Toni. Verona sta tirando un po' il fiato"
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© foto di Federico De Luca

In vista della sfida tra Sampdoria ed Hellas Verona, il Salotto Blucerchiato, coordinato da Sampdorianews.net sulle frequenze di Radio19, ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il doppio ex Roberto Galia:

Il murales nella galleria del “Sinigaglia”: “La mia figura raffigurata nel murales rappresenta un motivo di grande orgoglio, è descritta la storia del Como, dagli anni di Meroni ai tempi di Borgonovo fino ai campionati più recenti con Zambrotta, è sicuramente un grande piacere essere inserito accanto a così tanti grandi personaggi. Calcisticamente sono cresciuto qui nel Como, per il sottoscritto essere responsabile del settore giovanile rappresenta un'ulteriore soddisfazione. Il nostro obiettivo è gettare basi importanti per il futuro, far sì che talenti del settore giovanile possano arrivare alla prima squadra. In questo momento siamo in Lega Pro, ma si punta a salire e a valorizzare il nostro vivaio”.

I ricordi delle esperienze in blucerchiato e all'Hellas: “Due grandissime società, la Sampdoria mi ha forgiato dandomi la possibilità di crescere, il Verona da qualche anno in più era in serie A, sono riuscito a fornire un buon supporto, contribuendo ai risultati positivi ottenuti dalla formazione gialloblu, un'esperienza che mi ha inoltre messo in evidenza per la successiva esperienza alla Juventus. Alla Samp e al Verona ho conosciuto grandi club, importanti allenatori. In blucerchiato ho avuto la fortuna di incontrare un grande personaggio come Paolo Mantovani, il quale stava già costruendo qualcosa di importante, e compagni che negli anni successivi hanno vinto lo scudetto e varie coppe. A Verona arrivai due anni dopo lo scudetto, la società riuscì a riformare una buona squadra, il nostro tecnico era Bagnoli, un grandissimo allenatore, una persona eccezionale sotto il profilo umano, in grado di inserire i giocatori nel loro ruolo principale senza doversi inventare chissà che cosa, anche lì senza grandi risorse a disposizione, disputammo un grande campionato e il quarto posto finale fu la naturale conseguenza del lavoro svolto”.

Lo spogliatoio blucerchiato di quei tempi: “Anche Souness era po' un giocherellone, davanti avevamo anche Vialli, Mancini, Salsano, era un gruppo forte, costruito per vincere qualcosa in ottica futura, nell'ultimo anno non disputammo un buon campionato, ma ho avuto la fortuna di conoscere degli Uomini, le cui qualità si conoscevano già da tempo. Anche Francis era un giocatore incredibile, a Genova lui e Souness lasciarono un segno indelebile”.

Domenica Sampdoria – Verona. I vantaggi per la formazione doriana derivanti dall'eventuale cambio di modulo: “Mi pare che il Verona stia un po' tirando il fiato, ha disputato un grandissimo campionato fino a poche domeniche fa, Toni sta vivendo una seconda giovinezza, cambiando lo schema dal 4-2-3-1 al 4-3-3 la Sampdoria, con un centrocampista in più davanti alla difesa, potrebbe riuscire a ridurre i rifornimenti a Toni, essere più pronti sulle seconde palle, non facendo giocare il loro punto di riferimento offensivo. L'altro giocatore da tenere sotto controllo è Iturbe, molto pericoloso in velocità, non bisogna concedergli spazi.

I rispettivi obiettivi: “All'andata la Sampdoria era in difficoltà, mentre il Verona stava facendo molto bene, al momento invece vedo le squadre sullo stesso livello. A mio parere i gialloblu potrebbero ancora riuscire ad attaccarsi al treno Europa League, dipende da quanta fame è rimasta e come stanno fisicamente. La Samp deve raggiungere la certezza matematica della salvezza e dovrà conquistare i punti mancanti in primis al “Ferraris”. Mi attendo una gara combattuta, Mihajlovic è stato bravo a trovare la quadratura, a risollevare gli animi dei giocatori, trovando nuove motivazioni, bisogna dargli pieno merito”.

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