ESCLUSIVA SN- Pedullà: "Mi piacciono serietà e abnegazione di SN. Soriano ora è una certezza del calcio italiano"

12.11.2014 09:03 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN- Pedullà: "Mi piacciono serietà e abnegazione di SN. Soriano ora è una certezza del calcio italiano"
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© foto di Federico De Luca

In occasione del suo sesto compleanno, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il giornalista ed esperto di mercato Alfredo Pedullà, per parlare degli obiettivi raggiunti dalla nostra redazione, e del momento positivo attraversato dalla sorprendente Sampdoria di Mihajlovic.

“Per gli auguri a Sampdorianews.net devo ripetere, aumentando con qualche aggettivo importante, ciò che ho detto l’anno scorso: a me piacciono i siti autorevoli, credibili, che sono sulla notizia, sul pezzo, che non hanno bisogno di “urlare”, che sono a servizio del lettore, e sono molto attenti a ciò che succede in relazione al cliente di competenza, nel caso specifico la Sampdoria. Devo dire che la crescita del vostro sito, come serietà, abnegazione, e continuità di informazione, è ciò che a me piace. Inoltre si è creata una partnership giornalistica in cui sono coinvolto in prima persona, quindi quello che fa Sampdorianews.net viene spesso rilanciato, e altrettanto succede con quanto faccio io. In occasione dei vostri sei anni vi auguro almeno altri sessant’anni, con aggettivi positivi che possano aumentare di anno in anno.”

Il blucerchiato Soriano ha fatto il suo debutto tra i convocati della Nazionale maggiore, chi tra gli altri ragazzi di Mihajlovic potrebbe meritare una maglia azzurra? “Su questo argomento mi sono un po’ esposto, ma dico quello che penso: credo che tra Okaka e Gabbiadini, almeno uno avrebbe meritato la Nazionale. Ma vado oltre, vorrei che fosse una scelta fatta in ottica di un impegno importante come quello con la Croazia, non solo la Nazionale intesa come un contentino, con le convocazioni che verranno fatte tra qualche giorno in vista della partita che si giocherà a Genova la settimana prossima. A me non è mai piaciuto, parlando in generale, quando un selezionatore, un CT, convoca un giocatore perché appartiene alla squadra della città in cui si giocherà: o lo si chiama perché lo si ritiene all’altezza di quel giro, oppure si lascia perdere. In questo senso invece mi è piaciuta molto la convocazione di Moretti perché, con un’emergenza totale in difesa, Moretti è senza dubbio un difensore che meritava questo premio per la sua gavetta. Mi sarei aspettato –e non rientra nelle considerazioni su Balotelli– anche uno tra Okaka e Gabbiadini, poiché entrambi i giocatori sono la sintesi dei progressi concreti fatti negli anni, e che si sono a maggior ragione consolidati in questa prima parte di campionato. Okaka è il centravanti d’urto, l’attaccante che fa salire la squadra, che se la carica sulle spalle, e non è detto che debba fare gol, ma dà un contributo importante con la sua potenza e la forza esplosiva enorme. Gabbiadini, seppure in un ruolo non suo, riesce a segnare in tutti i modi, e partecipa al gioco della squadra. Penso che due attaccanti così abbiano già dimostrato di meritare la chiamata, ma io non sono Conte, ho stima e rispetto per lui e per il suo lavoro, ma spero che, se vengono convocati, non sia perché c’è in vista una partita a Genova. Riguardo a Soriano ricordo alcune critiche, forse anche eccessive e velenose, che aveva ricevuto qualche anno fa, quando veniva ritenuto un giocatore non adeguato e non all’altezza della Samp. Le critiche provenivano solo da una minoranza, ma lui a quella minoranza ha dato una risposta molto bella e concreta: Soriano oggi è una certezza, non soltanto della Samp, ma del calcio italiano. Credo che possa essere anche un uomo mercato, perché a portarlo a Genova fu Paratici, ed io qualche tempo fa ho segnalato che Paratici, da suo estimatore, continua a seguirlo. Se dovesse proseguire su questa strada, anche in virtù dei buoni rapporti tra Samp e Juve, non escludo che a Torino possano farci un pensiero per la prossima estate.”

Un giudizio sul cammino fatto finora dalla Samp: “La Samp merita soltanto elogi, perché Ferrero, con tutto il suo folclore e la sua simpatia, ha spazzato via anche tutte quelle che erano le polemiche iniziali, quando sembrava che il nuovo Presidente fosse molta apparenza, ma non altrettanta sostanza. Inoltre il lavoro di Osti è secondo me essenziale, e ha remato controvento nella precedente gestione quando non si poteva investire, facendo delle operazioni molto intelligenti. La Samp ora può essere tranquillamente considerata come la vera grande sorpresa del campionato per la qualità, per il lavoro di Mihajlovic, e per i valori importanti a livello di personalità e di gioco che l’allenatore ha trasmesso. Auguro ai tifosi della Samp di continuare a divertirsi così, perché ci sono tutti i presupposti per poterlo fare”.

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