ESCLUSIVA SN - Merkaj: "Spero di giocare, segnare e vincere il derby. Ottimo rapporto con i compagni, obiettivo play-off"

22.10.2015 17:00 di  Giuseppe D'Amico   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Merkaj: "Spero di giocare, segnare e vincere il derby. Ottimo rapporto con i compagni, obiettivo play-off"

Gli esordi in prima squadra di David Ivan e Pedro Pereira hanno spinto i riflettori della stampa nazionale a puntare dritti sulla Sampdoria, da sempre squadra maestra nella gestione e nel lancio di ragazzi provenienti dal settore giovanile.

Quest’anno la Primavera blucerchiata, complice un triplice avvicendamento in panchina, ha vissuto un avvio di stagione un pochino titubante, sebbene le prestazioni contro Novara, Perugia e Fiorentina (al di là del risultato) abbiano invece dato prova di una formazione in salute e con voglia di giocare.

Il prossimo impegno per i giovani doriani sarà però dei più delicati: all’Andersen di Sestri Levante arriva il Genoa, per un Derby della Lanterna che si preannuncia come sempre infuocato. In questi giorni che precedono la sfida, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare Olger Merkaj, attaccante della Primavera di Marco Masi che in questo scampolo di stagione ha già timbrato per due volte il cartellino.

Iniziamo con un bilancio di questa prima parte di stagione, come trovi il gruppo e com’è andata in questi mesi? “Siamo partiti in ritiro con Pedone e da lì ho capito che siamo un bel gruppo. Siamo tutti bravi ragazzi, con la testa giusta e vogliamo arrivare in fondo. In questa stagione l’obiettivo è quello dei play-off, vedremo poi cosa dirà il campo ma quando si gioca ce la mettiamo tutta. Siamo sempre uniti e cerchiamo di vincere ogni partita”.

Siete partiti, come hai ricordato tu, con Pedone per poi passare ad Invernizzi e a Masi. Che impressione hai avuto dei tre allenatori? “In ritiro abbiamo fatto un buon lavoro, anche nelle partite di pre-campionato. Poi è subentrato Invernizzi, che è stato con noi un mese e che già conoscevamo in veste di direttore. Non ce lo aspettavamo come allenatore, anche se secondo me è un buon tecnico e con lui ci siamo trovati bene. Nei nostri occhi era però troppo impressa l’immagine di direttore, così all’improvviso è arrivato Masi, con cui siamo partiti subito bene. Abbiamo vinto la prima con il Perugia in Primavera TIM Cup, poi con la Fiorentina purtroppo è mancato solo il risultato. La squadra ha disputato una grande partita ma il verdetto del campo è stato a favore dei padroni di casa. Ora tutte le attenzioni vanno al derby”.

Dato che hai introdotto tu l’argomento, ti chiedo subito: carico per il derby? Avete studiato bene l’avversario? “Sì, subito dopo la partita con la Fiorentina eravamo un po’ arrabbiati, per il risultato ma non per la prestazione. Ci siamo calati subito però in ‘dimensione-derby’, puntando a preparare al meglio la gara e facendo una settimana di full-immersion per arrivare pronti all’appuntamento”.

Ti aspetti di partire dall’inizio? “Spero di sì, questo è il terzo anno con la maglia della Samp e di derby ne ho già giocati. Spero di giocare, di segnare e di vincerlo, per il morale e per la classifica. Sono partite molto importanti anche per noi della Primavera, in cui devi dare tutto per portare a casa i tre punti”.

Se segnassi contro il Genoa il bottino stagionale salirebbe a tre, o anche più. I gol in Coppa contro il Perugia e in campionato, da subentrane, contro il Novara come li hai vissuti? “Mi hanno dato molta fiducia, spero di continuare così. Contro il Novara non ero partito dall’inizio, ma sono entrato con voglia dimostrando al mister che ci sono anch’io. Contro il Perugia mi ha dato fiducia e l’ho ripagata”.

Contro il Novara sei partito dalla panchina proprio perché lì davanti tra Ponce, Vrioni, Di Nardo, Tommasini c’è tanta concorrenza. Come vivi questa “competizione” e com’è il rapporto con i compagni di reparto? “Abbiamo un ottimo rapporto, viviamo in appartamento insieme e condividiamo le stesse cose. Tra di noi c’è simpatia e di sicuro il partire da titolari o no non va ad incrinare il rapporto che si sta creando. Se un mio compagna gioca e segna sono felice”.

Soffermandoci invece sulla tua carriera, nasci a Valona e vieni in Italia da bambino. Che percorso hai fatto prima di approdare nel settore giovanile blucerchiato? “Sì, nasco a Valona, in Albania, e sono arrivato poi in Italia ad otto anni. Gioco nella squadra del paese per due anni prima di approdare alla Orizzonti United (squadra piemontese della provincia di Torino, ndr), dove gioco sempre per divertimento per altri tre anni, dai 12 ai 15. Grazie al mio procuratore Stefano, che devo ringraziare se sono qui, ho colto al volo questa possibilità. Il primo anno con gli Allievi abbiamo centrato la semifinale play-off. Adesso sono giunto al terzo anno di militanza tra le fila doriane, è come una famiglia, mi trovo bene e spero di continuare così”.

Vista la trafila, dopo Allievi e Primavera c’è la prima squadra. Speri di arrivarci presto? “Sarebbe un sogno arrivarci, è l’obiettivo di tutti noi Primavera. Ci sono giocatori come Muriel, Soriano che sono molto forti e che mi piacciono”.

C’è qualcuno a cui ti ispiri particolarmente? “No, cerco di osservare e di imparare il più possibile ma poi gioco secondo il mio stile e le mie caratteristiche. Ripeto però che con la Samp ci sono giocatori fantastici e che sono un ottimo esempio per noi giovani”.

Viste le origini albanesi, non posso non chiederti in chiusura un breve commento sull’impresa di De Biasi sulla panchina appunto dell’Albania. “Fantastico, raggiungere la qualificazione è stata una grande emozione”.

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