ESCLUSIVA SN - Marius, dalla Romania al Ferraris: "Non lasceremo mai sola la Sampdoria. Genova è la casa del mio cuore"

16.05.2015 10:27 di Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Marius, dalla Romania al Ferraris: "Non lasceremo mai sola la Sampdoria. Genova è la casa del mio cuore"

Sampdoria - Lazio rappresenta una gara di incalcolabile importanza in ottica Europa League, la tifoseria blucerchiata è pronta a trascinare i ragazzi verso il successo, verso quei 3 punti che ci avvicinerebbero sensibilmente ad un traguardo insperato ad inizio stagione. Ci si aspetta un Ferraris gremito, ricco d'entusiasmo e pronto a combattere assieme a quelle 11 maglie blucerchiate. Non poteva mancare nemmeno Marius Vaduva, un grandissimo tifoso blucerchiato proveniente addirittura dalla Romania, nonchè corrispondente dall'estero di Sampdorianews.net, sempre pronto a viaggiare verso l'Italia per sostenere dal vivo la sua amata. Stasera sarà presente con la famiglia nei Distinti, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo, toccando con mano le sue sensazioni a poche ore dalla sfida contro gli uomini di Pioli e l'emozione per la partecipazione al meeting dei tifosi blucerchiati:

Con quale spirito ritorni a Genova in vista del finale di campionato? "Ritorno a Genova dopo aver vissuto dal vivo Sampdoria - Inter a marzo, l'ultima gara vinta in casa. Spero di portare di nuovo fortuna con la mia presenza allo stadio. A Genova mi trovo sempre come a casa, Genova è la casa del mio cuore e mi sento davvero alla grande, tenendo conto che si tratta della città della mia squadra nell'anima, la Sampdoria. Personalmente viaggio a Genova da oltre 10 anni, 6-7 volte ogni anno e la citta è diventata col tempo parte molto importante della mia vita. Passando al calcio ci attendono le ultime 3 gare di questo campionato. La Samp occupa adesso una posizione europea che credo e mi auguro di mantenere fino alla fine. Secondo me ci sono solo 2 squadre che lottano con noi per lo stesso traguardo, Genoa e Inter, con i neroazzurri un pochino piu pericolosi, giocando due gare in casa, la prima contro una Juve con la testa alle finali di Coppa Italia e di Champions. A mio parere il calendario favorisce la Sampdoria, in considerazione anche del loro scontro diretto la settimana prossima. Ma noi dobbiamo solo guardare alle nostre gare provando a prepararle nella giusta maniera e giocandole con grande concentrazione ed intensità. Fondamentale sarò la gara contro la Lazio che vuole vincere la sfida diretta con la Roma per la supremazia della capitale ma anche per un posto diretto in Champions. Sarà molto importante cercare di non sbagliare quasi nulla e avere pazienza nell'aspettare il momento giusto per colpire l' avversario. Ora pensiamo solo alla Lazio sperando di ottenere una vittoria che rappresenterebbe un grande passo avanti verso il traguardo europeo".

Come hai vissuto il calo della squadra nel mese di aprile? "Parlo spesso con un amico che simpatizza per la Sampdoria, sostiene che le soste per gli impegni delle Nazionali fanno sempre male al Doria. Sfortunatamente è ancora capitato e dopo la partita con l'Inter abbiamo avuto una pausa del genere che ha condizionato il rendimento di una squadra giovane, in crescita che non può mantenere sempre quell'alto livello vissuto nella prima parte della primavera. Cali di prestazioni hanno condizionato anche le altre squadre, nella carta con rose piu attrezzate della nostra, visti i casi Inter, Fiorentina, o Roma per non parlare di un Milan che fa un campionato stranamente lontano dalle aspettative. Il nostro calo può essere capito prendendo in considerazione le voci mercato su giocatori e allenatori, non sempre confermate dalla realtà. Senza traslasciare un aspetto importante, l'infortunio di Eder, leader di grande personalità e valore aggiunto in campo e nello spogliatoio, giocatore molto carismatico che ha fatto benissimo quest'anno".

Quanto può essere importante il successo di Udine? "Momento molto importante, sfruttato al meglio e accompagnato da una grande prestazione che ha fatto rivedere una squadra compatta e con tanto spirito agonistico. Vittoria importantissima che permette di rimanere ben posizionati per la classifica europea. Credo che la squadra abbia superato le difficolta, abbia ritrovato l'entusiasmo nel ricercare la vittoria e la fiducia in se stessa, questi sono gli aspetti più importanti".

La tifoseria ha chiamato tutti al massimo sostegno con la Lazio, il tifo può essere il valore aggiunto? "In tante occasioni in passato è stato dimostrato che il tifo manifestato con l'anima per la squadra del cuore porti tantissima energia e carica in campo. 2 esempi, le semifinali delle coppe europee; la Juventus ha vinto in casa con il Real Madrid con il grande aiuto del pubblico, ma sopratutto ho visto un tifo scatenatissimo a Siviglia contro i viola, il pubblico ha aiutato la squadra nei momenti di difficoltà facendola salire e ottenere praticamente la qualificazione all'andata. Pertanto come la squadra deve lottare in campo come 11 leoni, nello stesso modo dobbiamo sostenerla anche noi dagli spalti, i quali sono vicinissimi al campo a Marassi e permettono di trasmettere e far sentire il nostro sostegno. Le vittorie vengono ottenute tutti insieme, le energie e i pensieri più positivi nascono dall'ottimismo e dalla speranza di fare sempre bene e non mollare mai. Saremo noi a spingere e aiutare la squadra nei momenti chiave, non lasceremo mai sola la Sampdoria sola!".

Le tue sensazioni ed emozioni in attesa di partecipare al meeting dei tifosi e dinanzi all'invito della Federclubs? "Qualche settimana fa leggevo una notizia su Sampdorianews.net che il meeting dei doriani sparsi nel mondo organizzato dalla Federazioni dei clubs blucerchiati si terrà oggi contro La Lazio. Allora ho inviato un e-mail con alcuni articoli dalla rubrica di Sampdorianews.net, "In ogni posto che andiamo", mi presentavo alla Federclubs con la mia lettera d'amore per la Samp scritta nel 2011 dopo la scongiurata retrocessione e ricevevo la conferma per il meeting e i biglietti dello stadio per la partita. C'e un motivo di grande gioia ed onore per me, sono molto riconoscente al consiglio della Federclubs che permetterà al sottoscritto, a mia moglie e al nostro bambino di partecipare alla festa dove saranno presenti anche il Presidente Ferrero e le altre persone dalla dirigenza blucerchiata. Sarà il nostro momento per sottolineare la nostra appartenenza ai colori piu belli del mondo e per i valori sani di grande buon senso della nostra famiglia doriana, i quali ci hanno sempre contradistinti come una tifoseria sempre al fianco della squadra del cuore e che dimostra inoltre molta civiltà e maturità nel far sentire la propria voce con assoluto rispetto".

Il tuo tifo dalla Romania, hai dovuto fare i conti anche con 2 gare rinviate per pioggia al Ferraris, ma nulla potrà mai attenuare la tua passione. "Vivendo in un altro paese non è sempre facile trovare tempo e possibilità per venire a Genova per tutte le gare casalinghe della Sampdoria. Di solito faccio 2-3 viaggi nella primavera e 2-3 in autunno. 2 anni fa, nel primo anno in A dopo la promozione, a marzo la gara casalinga contro l'Inter fu rinviata causa maltempo, la medesima situazione si è verificata questo febbraio contro il Genoa quando ero allo stadio, ma non si è potuto giocare e la gara venne disputata tre giorni più tardi. Purtroppo non ho potuto rimanere in città e ho dovuto tifare per il Doria dalla Romania. Certo, il rammarico è enorme quando si prendono dei giorni liberi dal lavoro per seguire l'amata dal vivo e la gara non si gioca. Ma a Genova dobbiamo sempre tener conto dalla situazione stadio, l'area di Marassi. Visti i problemi delle tante alluvioni negli ultimi anni, ritengo che la sicurezza della gente sia più importante di tutto. Mi ricarico sempre rapidamente perche l'amore per la Samp e per la città di Genova è come una fontana senza fine. Come dicevo qualche anno fa nella mia lettera d'amore pubblicata da Sampdorianews.net nel 2011, io sono tra quelli scelti di essere Sampdoriani prima della mia nascita, allora non ci saranno mai problemi per il sottoscritto di ritrovare me stesso finchè tutto viene dalla parte interiore, dal mio cuore cerchiato di blu, ci sarò sempre nella mia sampdorianità, molto vicino alla squadra e ai cari tifosi doriani ogni volta quando posso venire in città. Probabilmente questo "qualcosa" che parte dal profondo interiore proviene dallo spirito della famiglia di mia mamma che ha un cognome italiano pur non conoscendo la lingua, nè vivendo in Italia negli ultimi 100 anni. Chissà, forse vengo anch'io da qualche genovese, da uno di quei marinai partiti centinaia di anni fa da unìaltra parte del mondo per ritrovarsi adesso a casa dopo tante generazioni. Un grande saluto e un fortissimo abbraccio a tutti i Sampdoriani! Voleremo insieme verso il successo!".