ESCLUSIVA SN - Luciani: "Bisogna sempre confermarsi. Ho scelto subito la Sampdoria"

05.11.2014 07:05 di Lorenzo Montaldo Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Luciani: "Bisogna sempre confermarsi. Ho scelto subito la Sampdoria"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Chiunque sogna un goal nel derby di Genova. Magari la rete decisiva, quella che 'taglia le gambe' agli avversari, ti porta in paradiso, fa esplodere di gioia compagni e tifosi; ancora meglio se il tuo ruolo è il difensore. Poco importa la categoria, siano pulcini o prima squadra. A Luigi Luciani tutto questo è successo sabato. La partita è Genoa-Sampdoria, il campo è la Sciorba, al minuto 33. Il difensore classe '96 stacca di testa e insacca alle spalle dell'estremo difensore rossoblu. Una gioia incontenibile, che la giovane promessa blucerchiata racconta in esclusiva a Sampdorianews.net:

Luigi, ci racconti l'emozione di un goal nella stracittadina? “Ne avevo già giocati 4 o 5 di derby, ma fare goal ha tutto un altro sapore, è stato un sogno coronato al meglio, un'emozione grandissima, il primo goal in campionato, di quelli importanti, poi abbiamo anche vinto: è stato davvero bellissimo”.

Un successo che vi ha portato in alto in classifica, proprio come i 'grandi'. Avete spiccato il volo... “Eh già, siamo terzi. E' una responsabilità, perchè adesso arriva il bello. Bisogna sempre confermarsi, quando si vince ti affrontano tutti come una squadra da battere, quando magari le cose vanno meno bene e fai un po' più fatica tutti ti sottovalutano. Adesso starà alla squadra, a tutti noi, confermare quanto di buono abbiamo fatto fin qui”.

Ci racconti i tuoi primi passi da calciatore? “Ho iniziato nell'oratorio sotto casa mia, mi allenava mio padre, ma l'intento era solo quello di farmi fare attività fisica. Però il campetto era piccolo, e crescendo mi iniziava a stare stretto, anche perchè ero più sviluppato degli altri ragazzi, così mio padre mi ha portato al Lucera. Sono stato lì due o tre anni e dopo aver fatto diversi provini con il mio procuratore si è prospettata l'opportunità di venire alla Samp, ho fatto un torneo con loro e appena ho saputo che mi volevano ho scelto subito questa società”.

Ci dicevi prima di aver iniziato grazie anche a tuo padre, quale è stato il ruolo della famiglia nella tua carriera? “La mia famiglia è stata importantissima in tutte le scelte che ho fatto, mi è sempre stata vicino e non mi ha mai lasciato solo a me stesso. E' sempre stata presente, tutte le decisioni le ho prese con loro e con il mio procuratore, ovviamente le scelte le ho fatte io ma loro hanno avuto un ruolo fondamentale, ce l'hanno ancora perchè sono un ragazzo e devo crescere. La famiglia è un punto di riferimento per me, forse la cosa più importante”.

Non è tutta rose e fiori però la vita di un giovane giocatore vero? “Assolutamente. Bisogna rinunciare a un sacco di cose, chi vuole fare questa vita deve pensare che il suo primo obiettivo è il calcio. Il sabato sera se giochi alla domenica non puoi uscire, devi stare in hotel a riposare, devi mangiare sano, non puoi esagerare... E' una vita che comprende un sacco di rinunce ma credo che questo sia lo sport che ti dà le soddisfazioni più grandi, sia dal punto di vista economico ma soprattutto da quello delle emozioni sul campo; è lo sport più bello del mondo”.

Venendo al presente, oggi c'è la Coppa Italia contro l'Empoli. Come considerate questa competizione? “Giocando di mercoledì è sì un impegno importante, ma è anche un'opportunità per tanti ragazzi che giocano meno di ritagliarsi uno spazio importante e per dimostrare che anche chi gioca meno, come ci dice il mister, è sempre sul pezzo. Noi ovviamente non la prendiamo sotto gamba, perchè la Coppa Italia è un torneo importante, non un torneo da quattro soldi, e andremo a Empoli per vincere”.

Dopo l'Empoli c'è l'Entella sabato in campionato. Chiesa vi ha già iniziato a parlare dell'impegno con i biancocelesti? “Il mister prepara partita per partita, ci ha detto che oggi c'è un impegno importante con l'Empoli, da domani poi penseremo all'Entella, ma ha già iniziato a farci presente che ci tiene, il match di sabato è importantissimo. Dei biancocelesti conosco Zigrossi, che era qui l'anno scorso ma non so se giocherà o sarà con la prima squadra. Una cosa che ci ha dato il mister è un'identità di gioco, quindi noi non cambiamo modo di giocare rispetto all'avversario, abbiamo un gioco nostro. Lui ovviamente ci parlerà dell'altra squadra ma la nostra identità resterà sempre la stessa”.

A proposito di mister Chiesa, quanto è stato importante per la tua crescita? “Quest'anno mi sta dando tantissimo, l'anno scorso a gennaio abbiamo preso con la società la decisione di andare a giocare perchè non trovavo molto spazio. Sicuramente questa stagione mi sta dando una grande mano, per me e la mia carriera, mi sta insegnando tante cose, ad esempio ad essere più concreto in certe situazioni di gioco. Come diceva un mio vecchio allenatore, ogni mister ti dà degli stimoli diversi. C'è chi ti dà di più, chi di meno, ma ognuno ti dà qualcosa e anche mister Chiesa mi sta dando delle nozioni importanti per la mia carriera”.

Sei un difensore, chi sono i tuoi modelli? “Mi piace Juan Jesus dell'Inter, ma rimanendo più vicini alla Samp mi piace Romagnoli come giocatore”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali, personali e di squadra? “Di squadra è arrivare in fondo a Campionato e Coppa, perchè sono competizioni importanti. Quelli personali vengono dopo quelli del collettivo, però il mio sarebbe fare il meglio e dare il mio contributo. E magari ritagliarmi un mio spazio con la prima squadra e la nazionale giovanile, perchè credo che porsi obiettivi alti sia sì una responsabilità, ma anche uno stimolo ad allenarsi e a fare meglio. Mi pongo obiettivi ambiziosi ma farò di tutto per realizzarli”.

Hai un sogno nel cassetto? “Sì, certo. Sarebbe quello di esordire con la prima squadra”.