ESCLUSIVA SN - Živković: "Un gol nel derby resta nella storia. Mihajlovic ha fatto un grande lavoro, saprà motivare la squadra"

17.02.2015 20:58 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Živković: "Un gol nel derby resta nella storia. Mihajlovic ha fatto un grande lavoro, saprà motivare la squadra"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ogni tifoso di calcio sa che per fare la storia non serve necessariamente un grande nome, o un 10 sulle spalle. A volte sono i personaggi più inaspettati a rendere indimenticabile una partita, o una stagione. E nella storia blucerchiata, in uno dei capitoli più belli, quello del ritorno in Serie A con Walter Novellino e dei tre derby vinti, tra i nomi che resteranno indelebili nella memoria dei sampdoriani c'è quello di Bratislav Živković. La rete segnata su corner di Volpi, con un colpo di coscia al 9’ del primo tempo, apriva le marcature in una stracittadina che sanciva anche l’inesorabile corsa alla promozione della Sampdoria, e gettava sempre più nella crisi i cugini del Genoa.

Nella settimana di avvicinamento al derby di ritorno, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il centrocampista serbo, entrato nel cuore dei tifosi doriani per la sua fedeltà alla maglia blucerchiata, e il carattere schivo accompagnato dalla grande grinta sul campo.

Nelle tue stagioni alla Samp hai vissuto tante stracittadine, qual è il tuo ricordo più bello? “Sicuramente il ricordo più bello è quando ho segnato, avevamo vinto 2-0, nella stagione 2002-2003, l’anno in cui la Samp fu promossa in A e il Genoa retrocesse. Non solo per il gol, ma per tutto quello che abbiamo vissuto quell’anno. Ma il derby è una partita particolare, unica, non è come le altre.”

Cosa si prova a segnare in un derby? “Ne ho giocati tanti, e ho segnato anche contro il Partizan quando vestivo la maglia della Stella Rossa. Poi ho fatto gol anche in Italia, e mi ha dato grandi emozioni, perché per me la Sampdoria ha significato tantissimo, e ho cercato sempre di dare il massimo. Segnare in un derby ti dà tanta gioia, ed è speciale perché una rete nel derby rimane nella storia. Quella partita resterà nella storia della Sampdoria, e ne farò parte anch’io, di questo sono molto orgoglioso.”

Nelle tue stagioni in blucerchiato hai conosciuto due epoche diverse, dalla retrocessione in B al ritorno in Serie A, quali sono le tue memorie più belle? “Quando sono arrivato, con mister Spalletti, la Samp è retrocessa, ed è stata una stagione difficile per tutti, squadra e tifosi, sono i ricordi più brutti della mia carriera da calciatore. Negli anni successivi in Serie B abbiamo sempre lottato, ma senza mai riuscire a centrare la promozione, finchè non è arrivato Novellino. Le mie due stagioni con lui sono state le più belle in assoluto, con il ritorno in Serie A e il primo campionato pieno di soddisfazioni. Io poi ho lasciato la Samp, ma l’ho sempre seguita negli anni in cui ha partecipato alla Coppa Uefa con Novellino e poi con Mazzarri. Mi sono sempre trovato molto bene a Genova e ho sofferto quando ho lasciato la città e la maglia blucerchiata.”

Oggi alla Samp, in qualità di vice allenatore, c’è un tuo ex compagno di quegli anni: “In verità ce ne sono due, uno dei quali è ancora in campo! (Palombo, n.d.r.). Sono molto contento che Sakic sia tornato alla Samp dopo tanti anni, si merita tutto quello che sta ottenendo. È sempre bello vedere amici, come lui e Mihajlovic, che ritornano a lavorare alla Samp dopo aver lasciato un grande ricordo da giocatori. In questa squadra si vede molto la mano di Sinisa, ha grande carattere e voglia di lottare fino all’ultimo.”

Guardando proprio all’attualità, la Samp sta attraversando un momento delicato, in cui i risultati stentano ad arrivare. Pensi che sia una condizione passeggera? “In un campionato può capitare, ci sono periodi in cui la squadra gioca meglio o peggio. È un calo comprensibile, ma sicuramente è momentaneo, sono sicuro che torneranno presto anche i risultati. Basta una vittoria per dimenticare tutto e andare avanti. Sinisa ha fatto un grande lavoro da quando  è subentrato a novembre dello scorso anno, magari nelle ultime due o tre partite ci si aspettava di più, ma la squadra non ha mai perso la voglia di lottare, questo è l’importante.”

Con che spirito affrontare questo derby? “Come le altre partite, ma con più motivazioni. A Genova l’aria di derby si sente in ogni momento, non solo in allenamento, ma anche quando esci in città, sai che i tifosi vivono l’attesa e aspettano questa gara. I giocatori blucerchiati dovranno scendere in campo come hanno sempre fatto nella prima parte del campionato, con tanta grinta e decisione. Sinisa è un grande motivatore, e sono certo che saprà spronare la squadra.”

Seguirai i blucerchiati anche da Belgrado? “Faccio il tifo per la Samp, e sabato sera seguirò sicuramente la partita via satellite. Faccio un grande in bocca al lupo alla Samp, e mando un saluto a tutti i tifosi blucerchiati”.

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