ESCLUSIVA SN - Ivan: "In queste partite finali decidono i piccoli errori, dovremo mettercela tutta. Contento di essere capitano di un grande gruppo"

20.05.2015 22:28 di Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Ivan: "In queste partite finali decidono i piccoli errori, dovremo mettercela tutta. Contento di essere capitano di un grande gruppo"
© foto di Lidia Vivaldi

Una vittoria in casa della capolista Fiorentina, e un’ultima pirotecnica sfida all’Andersen, terminata 4-3 per gli ospiti dello Spezia, hanno chiuso il girone di ritorno del Campionato Primavera, fruttando ai ragazzi di Enrico Chiesa la qualificazione alle fasi finali del torneo.

I blucerchiati, che sfideranno sabato la Lazio in gara unica a Formello, sono quest’anno capitanati dallo slovacco David Ivan, alla sua quarta stagione all’ombra della Lanterna. Minuto, rapido e dotato di grande visione di gioco, Ivan ha saputo catturare l’attenzione di Sinisa Mihajlovic, che quest’anno lo ha spesso scelto come rinforzo per la rosa della prima squadra.

Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il giovane centrocampista, una delle punte di diamante della Primavera, ed autore di sei reti stagionali, tra cui la doppietta nell’ultima roboante vittoria dei blucerchiati nel derby.

Si è appena conclusa la regular season della Primavera, in quanto capitano qual è il tuo bilancio? “Siamo partiti un po’ male, ma poi abbiamo riconquistato quello che volevamo ottenere, e a fine stagione abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, siamo contenti. Abbiamo un punto in più dell’anno scorso, ce la siamo giocata fino all’ultima giornata, e questo è l’importante.”

Ora vi attende una sfida difficile, uno spareggio in gara unica contro la Lazio, ma rispetto all’anno scorso potete contare sull’esperienza: “Anche un anno fa siamo andati a Roma, per lo spareggio con i giallorossi, e adesso ce la giocheremo contro la Lazio. Sono sicuro che siamo più preparati dell’anno scorso, abbiamo più esperienza: credo che finiremo con un buon risultato, e che ce la vedremo poi con la Juve o con l’avversaria che ci toccherà. Sappiamo che è difficile, loro erano terzi e hanno vinto la Coppa Italia, è una buona squadra, ma noi ci stiamo preparando da tutta la settimana. Daremo tutto, perché potrebbe essere l’ultima partita per noi, dovremo mettercela tutta, e vedremo come finirà.”

Qual è l’arma in più di questa Samp? Sei d’accordo con mister Chiesa quando parla di forza del collettivo? “Certo, siamo un gruppo fantastico, sia fuori che dentro il campo. Si vede quando giochiamo, ognuno aiuta l’altro, siamo una squadra molto unita. Forse non siamo così forti individualmente, come ad esempio la Juve, ma noi giochiamo da gruppo, e questo ci fa vincere le partite.”

Vittorie del gruppo, come quella nel derby di ritorno, 7-3 con una tua doppietta personale, che rimarrà nella storia del settore giovanile blucerchiato: “Il derby è bellissimo giocarlo, e ancora più bello quando si vince. Vincere così è fantastico, abbiamo ottenuto due vittorie, sia all’andata che al ritorno, ed è perfetto… E ovviamente sono anche contento per i gol.”

Quella di sabato scorso contro lo Spezia è stata una partita ricca di gol, ma ha anche evidenziato un po’ di stanchezza della squadra: “Ormai la stagione è alla fine, e siamo stanchi sia fisicamente che mentalmente. Adesso viene il difficile, vince chi ci sta di più con la testa, e chi sta meglio a livello fisico. In queste partite finali chi sbaglia è fuori, e decidono i piccoli errori. Dovremo fare ancora uno sforzo per rimanere concentrati, sperando che ce ne sia da fare un altro dopo…”

La tua stagione è stata impreziosita da molte convocazioni con la prima squadra, come hai vissuto le chiamate di Mihajlovic? “È stata un’esperienza bellissima, sono contentissimo di avere avuto l’occasione di andare con la prima squadra per sette volte in campionato e una in Coppa Italia. È una cosa bellissima vedere tutto da vicino. Da piccolo, in Slovacchia, sognavo soltanto di vedere queste partite allo stadio, nel mio paese non ci sono giocatori così. Adesso invece sono stato con loro, mi sono allenato con loro, ed è stata un’esperienza indimenticabile.”

Alcuni dei tuoi ex compagni in Primavera sono ora impegnati nei play-off e play-out di Lega Pro. Hai occasione di confrontarti con loro su quella che è la dimensione professionistica? “Mi raccontano che fuori è difficile, e una volta lasciato il settore giovanile è tutta un’altra cosa. La settimana scorsa sono venuti a trovarci Dejori, Lombardo, Placido e Rolando: alcuni di loro hanno già finito, altri hanno ancora gli spareggi, ma non tutti giocano molto, c’è più competizione ed è sicuramente più difficile. Ogni tanto mi sento con i ragazzi che stavano con me al Flora, come Caracciolo e Dejori, e mi parlano di com’è fuori.”

Dopo quattro anni a Genova, e il ruolo di capitano che hai ricoperto quest’anno, come stai vivendo questa esperienza con i colori blucerchiati? “L’anno scorso ero vice di Lombardo, quindi avevo già capito cosa significa fare il capitano, quando Mattia non era convocato. I miei capitani precedenti mi hanno insegnato tante cose, e sono contento di portare anch’io la fascia in una squadra così, in un grande gruppo. Così come a me danno consigli quando sono in prima squadra, io che ho più esperienza in Primavera, e la responsabilità di essere capitano, cerco di dare consigli ai miei compagni più giovani”.

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