Zenga: "Sarei felicissimo se la Samp riuscisse ad ottenere grandi risultati. Cassano può fare la differenza e con Montella la farà"

01.12.2015 13:01 di  Alberto De Venuto   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Zenga: "Sarei felicissimo se la Samp riuscisse ad ottenere grandi risultati. Cassano può fare la differenza e con Montella la farà"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sono passate ormai tre settimane dall'esonero di Walter Zenga, ma a livello nazionale, il suo allontanamento dalla panchina blucerchiata rimane uno dei temi più caldi. Intervenuto a Radio Sportiva, il neo tecnico dell'Al Shaab, ha parlato del feeling mai sbocciato con l'ambiente blucerchiato:

"Quando si inizia un cammino e si ha solo un anno di contratto, si sa che le cose possono non andare bene. Fin dal primo giorno, e sottolineo fin dal primo giorno, non c'era feeling al cento per cento alla Sampdoria. Se rifarei la scelta? Assolutamente sì. Ho giocato due anni nella Samp, è un posto bello, di tifosi veri che amano la squadra ma evidentemente sono rimasti a dieci anni fa".

Zenga ha poi cercato di spiegare la rottura con la Samp: "Quanto ha influito il ko con il Vojvodina? Se analizziamo solo la partita ed il risultato, tanto. Se pensiamo che abbiamo giocato il 30 di luglio e pensiamo che Zukanovic, Muriel e Soriano sono arrivati il 15 non è una preparazione. Fernando il 12 e non giocava una partita da tempo, Eder idem. Poi abbiamo avuto problemi gastrointestinali per alcuni giocatori. Il presidente mi faceva vedere i messaggi dei tifosi che gli dicevano che non mi volevano. E' stata una partenza in salita. Non è vero che Ferrero non capisce nulla. Io dico le mie ragioni, lui ha preso una decisione ma mi dà fastidio che anche oggi si parli della preparazione. Non si può tirare in ballo la professionalità delle persone, andando alla cieca. Devono chiamare il professor Bartali che lavora con la Samp, fargli delle domande e noi abbiamo i dati della preparazione. Se vogliamo parlare di Zenga che non piaceva alla gente, benissimo. Ma andare dentro, nei dettagli, di una professionalità, non ha senso nè logica. I rapporti finiscono, la vita va avanti. Sono sempre stato abituato a rialzarmi, con sorriso e serenità, nonostante il passato non sia stato bellissimo. Sarei felicissimo se la Samp riuscisse ad ottenere grandi risultati, se lo merita".

In seguito, l'Uomo Ragno si è intrattenuto sulla sua esperienza in Italia da allenatore: "Ho avuto tre opportunità in Italia: una a Catania, andata benissimo. Un anno e mezzo dove è andata bene, la cavolata l'ho fatta io ad andare via. Andai io, dopo la vittoria con la Sampdoria, 'non me la sento più, facciamo giocare i giovani'. A Palermo, con la media punti dell'anno prima, abbiamo finito con Zamparini ed ora è successo lo stesso con la Sampdoria. Però ho fatto quel che mi è stato chiesto: parte sinistra, capocannoniere, giovani lanciati come Pedro Pereira, Ivan, Correa... Avrei anche lanciato Bonazzoli, ma mi sono ritrovato una squadra arrivata ottava e mi è stato chiesto di fare un punto in più. Magari non ci arrivavo".

E ancora sul mancato gioco della squadra blucerchiata: "I tifosi si divertivano poco? Cosa vuol dire 'divertirsi'? Magari possiamo lamentarci di qualche prestazione fuori casa, dove non eravamo brillantissimi, ma anche l'anno prima era la stessa cosa. Nelle ultime di campionato, la Samp non aveva vinto tante gare. Io sono contento degli attestati di stima, ma divertirsi è vincere o adattare la rosa alle esigenze? Se uno gioca bene o male, è un'idea. A volte si vince giocando malissimo, a volte dominando come contro l'Inter non ci si riesce. Alcuni adattano la rosa alle esigenze della squadra, altri impongono il loro credo a discapito della rosa che hanno".

Infine Zenga ha chiarito il suo rapporto con Cassano: "Perché tutti ne parlano come se fosse un demone? Si è allenato bene, sempre. Io lo vedevo in allenamento e magari non lo ritenevo pronto per giocare delle gare di fila. Il fatto stesso che mi abbia espresso il suo disappunto su come stava, forse dice che avevo ragione. E' uno che può fare la differenza, con Montella la farà".