Pereira: "La Samp mi ha mostrato un progetto per il futuro. Faremo di tutto per rimanere in alto"

07.10.2015 10:54 di  Matteo Rosagni   vedi letture
Pereira: "La Samp mi ha mostrato un progetto per il futuro. Faremo di tutto per rimanere in alto"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Arrivato durante la scorsa sessione di mercato estivo per aggregarsi alla Sampdoria Primavera, ad oggi è già diventato pedina importantissima della prima sqaudra. Terzino destro, che può adattarsi anche alla sinistra e al centrocampo, 17 anni, di origini lusitane, cresciuto nel vivaio del Benfica: stiamo parlando di Pedro Pereira, che quest'oggi si è raccontato ai microfoni di Samp TV in una lunga intervista.

"Quando sono venuto alla Sampdoria era solo per giocare in Primavera, per fare ritiro con la prima squadra. Però ho fatto bene e sono rimasto in prima sqaudra e dopo aver lavorato bene ho avuto l'opportunità di giocare in Serie A, sono felice.

Il Ferraris mi ha impressionato: è uno stadio molto bello, con tanto tifo, con tanto calore dei tifosi. Quando sono entrato in campo, sono rimasto senza parole perché ho visto la cosa più bella del mondo. 

Ho iniziato a giocare a calcio con mio papà, a sette anni, quando lui allenava una sqaudra della mia città. Poi il Benfica mi vide giocare e quando avevo otto o nove anni mi sono trasferito a Lisbona per iniziare a giocare nel Benfica. Ero tifoso dello Sporting, un'altra squadra di Lisbona - riporta Sampdorianews.net -  che fa il derby con Benfica come la Sampdoria col Genoa. Quando mi hanno preso al Benfica mi hanno detto: 'se vuoi giocare qua, devi tifare per il Benfica' e io ho detto 'ok' (ride, n.d.r.).

La Samp mi ha mostrato un progetto per il futuro e sono stato molto felice di poter fare il ritiro con la prima squadra: ho lavorato bene, il Mister era contento e dopo eccomi qua.

Imparare l'italiano è un po' difficile: si assomiglia al portoghese, ma la parola è più complicata.

Per me la famiglia è la cosa più importante: se sei della mia famiglia e fai bene, sono con te. Se fai male, sono con te. Mio papà abita qua, mia sorella e la mia ragazza vengono a trovarmi ogni due settimane. Nel tempo libero vado con la mia famiglia in Via XX Settembre, oppure passeggiamo a Nervi o a Bogliasco, posti che mi piacciono.

La Sampdoria ha iniziato forte e stiamo lavorando molto bene per continuare così e faremo di tutto per rimanere il più in alto possibile. 

Antonio Cassano è un grande giocatore con una grande storia, ha giocato nei club più grandi d'Europa e del mondo, ma mi piaccono tutti i miei compagni.

Per me la Nazionale (Under 18 portoghese, n.d.r.), è un regalo, un premio per i giocatori, perché in Nazionale c'è il meglio di un paese e se fai bene nel club, vai a far bene in Nazionale.

Sono molto grato a tutte quelle persone che mi hanno detto che sono contente di me, perché sono molto felice che il mio lavoro sia riconosciuto".