Pagliuca: “Rigore parato a Matthäus l'apoteosi. Devo tutto alla Samp"

09.02.2017 21:40 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Pagliuca: “Rigore parato a Matthäus l'apoteosi. Devo tutto alla Samp"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Colonna della Sampd'oro di Paolo Mantovani, Gianluca Pagliuca è intervenuto questa sera in collegamento telefonico durante la trasmissione “Blucerchiati”, in onda su Antenna Blu con la collaborazione di Sampdorianews.net.

“Ho festeggiato da poco mezzo secolo – ha esordito –, la serata di festeggiamenti al “Ferraris” per i 25 anni dello Scudetto è stata bellissima, la curva era piena, noi tutti con qualche capello bianco e fronte più alta di una volta. Sono stati anni indimenticabili, l'unico neo è che non ero più abituato al vento di Genova, faceva un gran freddo. Quando mi chiamano per ricordare il periodo della Sampd'oro vengo sempre volentieri, devo tutto alla Samp”.

Su Sampdoria-Bologna: “Il Bologna attraversa un momento molto particolare, è reduce da sette goal subiti dal Naoli e da una sconfitta clamorosa in superiorità numerica contro un Milan non irresistibile. L'ideale sarebbe un pareggio, che però sarebbe buono soprattutto per il Bologna, visto che la Samp in questo momento è molto più in forma - riporta Sampdorianews.net -. Incontrare una squadra reduce da sconfitta può essere un problema, quando giocavo speravo sempre di incontrare squadre che venivano da una vittoria perché inconsciamente possono essere più rilassate e prese dall'euforia possono peccare un po' di presunzione. Il Bologna è una squadra ferita e anche contestata”.

Pagliuca ha anche raccontato alcuni curiosi aneddoti: “Il mio voto in caso di vittoria nella finale di Coppa dei Campioni era di fare il cameriere da Carmine per qualche giorno. L'avrei fatto anche per una settimana, un mese, un anno... Se avevamo un conto in sospeso con il benzinaio genoano di Corso Italia? Sì, chissà se si ricorda ancora dei nostri fondoschiena – ride ndr – Quando eravamo avviliti, sul pullman dopo il derby perso con goal di Branco, ci prese in giro sventolando con bandiera e sfottò. Il giorno dopo siamo passati davanti al benzinaio e abbiamo mostrato il fondoschiena dal vetro. Si mise a ridere”.

“Quando ho capito che il nostro Scudetto sarebbe stato irripetibile nel calcio moderno? Soltanto diversi anni dopo. L'anno seguente puntavamo a vincerlo nuovamente e anche quando arrivarono Gullit e Platt era un'ottima squadra. Oggi con i diritti tv e tutto il resto è impossibile che una squadra di medio-alta classifica come la Samp o la Fiorentina vinca il campionato”.

Tra gli episodi del passato rievocati, non potevano mancare il diverbio con l'arbitro Ceccarini dopo Sampdoria-Torino: “Gli feci i complimenti e gli diedi la mano un po' troppo energicamente. A fine partita il Presidente Paolo Mantovani mi disse Cos'hai combinato? Ti squalificheranno per diversi mesi. Quando mi diedero due giornate fui quasi sollevato, mi aveva fatto prendere uno spavento. Scattai dopo che mi fischiò un fallo che non avevo commesso e feci quel brutto gesto”.

Sul rigore parato a Lothar Matthäus: “Era il 5 maggio 1991 ed è stata la partita che mi ha dato più gioia e soddisfazione. Fu piena di capovolgimenti, ci stavano schiacciando, ma riuscimmo a reagire e portammo a casa il risultato. Quel rigore è stato l'apoteosi, una delle domeniche più belle della mia vita. Parai anche gli ombrelli di qualche tifoso dell'Inter”.