Montella: "Riparto con grande entusiasmo, non mi piacerebbe lasciare in questo modo"

19.05.2016 19:48 di  Alberto Boffano  Twitter:    vedi letture
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Montella: "Riparto con grande entusiasmo, non mi piacerebbe lasciare in questo modo"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Grande soddisfazione per Vincenzo Montella, insignito oggi del premio Amalfi, assegnato dal Comune della 'Divina Costiera' e dalla DGS Sport&Cultura, organizzatrice dell'evento realizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac). Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico blucerchiato ha parlato di argomenti di stretta attualità riguardanti il mondo Sampdoria.

Cosa si è detto con Ferrero? Avete parlato di obiettivi? "Non sono io a dover dire quali saranno gli obiettivi. Col presidente non abbiamo parlato di uomini, di sicuro riparto con grande entusiasmo. Voglio iniziare in maniera diversa rispetto a come è finita la stagione, la dimensione della Samp è diversa".

 Capitolo Nazionale: è stato solo un passaggio veloce tra le varie trattative? "L'ho detto prima, sono orgoglioso di essere accostato alla Nazionale. Fa piacere che la FIGC pensi a me, a livello personale e professionale. E' un ruolo che deve rispecchiare tante caratteristiche". 

Cosa ti ha spinto a rinnovare con la Sampdoria, soprattutto dopo aver parlato con Ferrero? "Non è stato rinnovato il contratto, l'ho firmato a novembre. A me piacciono le sfide, è stato rinnovato il percorso. C'è la volontà di continuare. Non mi piacerebbe lasciare in questo modo". 

Durante la gara, un tecnico può cambiare tattica e non è un peccato mortale. E' d'accordo?"Sì, ma per avere un vantaggio nel tempo i ragazzi devono sapere cosa fare e come farlo. Cambiare tanto per cambiare può essere negativo".

Si vede ct della Nazionale? "Sono stato accostato all'Italia, sarebbe o sarà un sogno. Mi piacerebbe, ma adesso mi piace allenare". 

Il ruolo di ct può fare bene a un giovane come Lei? "A prescindere dall'età, uno deve avere una vocazione e deve piacergli. E' più facile mettere insieme delle teste sotto un unico colore con una sola lingua, nel club è più difficile mettere insieme più culture". 

Indossa un abito azzurro, può essere un auspicio per Napoli e Nazionale. De Laurentiis la stima, c'è stato un momento in cui è stato vicino alla panchina del Napoli? "Nel calcio, talvolta, quello che sembra certo diventa incerto e viceversa. Sono stato molto chiacchierato per quanto riguarda il Napoli, ma contatti concreti non ce ne sono stati. So della stima di De Laurentiis, fa piacere, ma il discorso finisce qui". 

Vorrebbe un Montella nella sua squadra? "Ci sono stati calciatori più bravi di me, la voglia di giocare ce l'ho sempre. A volte anche un pò di malinconia, per questo credo di aver smesso nel momento giusto".

Ti ricordi quando ti chiamarono 'Aeroplanino' per la prima volta? "Ricordo quando lo feci per la prima volta, ero in Serie B al Genoa. Feci gol e mi venne spontaneo esultare in quel modo". 

Sei arrivato in corsa alla Sampdoria, che esperienza è stata? "Le esperienze negative sono più formative di quelle positive. Certamente è stata l'esperienza più formativa per quanto mi riguarda, è stata una avventura fondamentale per il futuro a prescindere se inizierò o meno il campionato". 

Questo premio premia anche il Montella allenatore, quando ha deciso di fare il tecnico? "Ho deciso quando ho smesso, ho iniziato con i ragazzini per capire se in me c'era quella passione e voglia di arrivare. Col passare dei giorni, questa passione è aumentata e la scelta di proseguire è stata semplice. Per gli allenatori è importante iniziare dai ragazzi".