Il Presidente Ferrero al funerale della vittima del Bisagno: "Voglio un comitato che vigili affinchè i soldi vadano nella direzione giusta"

La Sampdoria non è rimasta a guardare, dopo i comunicati emessi durante le terribili giornate dell'alluvione. E così oggi il Presidente blucerchiato Massimo Ferrero ha fatto seguire alle parole i fatti e, assieme ad una delegazione composta dal direttore sportivo Osti e da alcuni giocatori, ha voluto compiere un gesto simbolico partecipando ai funerali di Antonio Campanella, l'uomo che ha perso la vita giovedì 9 ottobre in via Canevari, a causa dell'esondazione del Bisagno.

Tanta la rabbia e la tristezza fuori dalla chiesa di Via Bobbio dove si sono svolte, questa mattina, le esequie della vittima. E rabbia e dolore traspaiono anche dalle parole del numero uno di Corte Lambruschini che, intercettato dai microfoni di Primocanale, si è soffermato sulle iniziative promosse dalla Sampdoria in favore di tutte le persone colpite dall'alluvione:

"Di questa vittima si è parlato poco o nulla. Voglio che venga qualcuno, non so chi, e si prenda carico di questi soldi e vigili insieme ad altra gente affinchè vadano dove devono andare. I soldi devono andare in parti uguali alle persone che hanno bisogno, che hanno perso il negozio tre anni fa ed ora è risuccessa la stessa cosa -riporta Sampdorianews.net-. Lo Stato si preoccupi di fare le paratie e quello che deve fare.

Hanno risposto tutti al mio appello e ringrazio tutti, noi della Lega di A siamo tutti compatti e tutti i presidenti si sono sensibilizzati per questa cosa. Calciatori, presidenti, Lega di A, di B, di Lega Pro, sono tutti per Genova. Io ho cercato in prima persona di sensibilizzare, ma io mi occupo di calcio e di cinema, voglio che voi, un comitato a Genova di persone oneste, vigili affinchè i soldi vadano nella direzione giusta.

Spero di realizzare i soldi sufficienti affinchè questa gente non si possa mai lamentare e possa ringraziare il mondo dello sport, e i nostri calciatori, che spesso si sente dire 'non fanno niente' e invece sono ragazzi che si fanno un 'mazzo cosi' e si sacrificano giorno dopo giorno per arrivare dove sono arrivati".