Gastaldello: "Non bisogna pensare di essere forti, ma dimostrarlo sul campo ogni partita. Siamo uomini di spessore, prima che giocatori"

17.10.2014 09:21 di  Rudy Maccherozzi  Twitter:    vedi letture
Gastaldello: "Non bisogna pensare di essere forti, ma dimostrarlo sul campo ogni partita. Siamo uomini di spessore, prima che giocatori"
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il capitano della Sampdoria Daniele Gastaldello, è stato intervistato dalla redazione de La Gazzetta dello Sport. Di seguito vi riportiamo un estratto delle dichiarazioni rilasciate dal numero 28 blucerchiato.

“Mi sono confrontato a lungo con il capitano del Genoa (Antonelli, ndr), e insieme abbiamo deciso di aprire una sottoscrizione chiedendo l’adesione di tutti i colleghi di Serie A, B e Lega Pro - per aiutare le persone colpite dall’alluvione -. Saremo poi noi a farci garanti con tutti affinché la cifra raccolta venga destinata a un progetto preciso sul territorio. Vogliamo dare un segnale forte”.

Un segnale forte è arrivato anche da lei. Neppure un sussurro dopo l’esclusione dai titolari alla vigilia del derby. È sembrata anche la prova di quanto solido sia questo gruppo, come accadde alla Sampd’oro di Boskov.
"Un paragone simile fa piacere, ma occorre ampliare il discorso. Lo spogliatoio di oggi, pur fra molte novità nella rosa, è nato dall’anno della retrocessione (2011, ndr). Lo zoccolo duro si forma lì, e non mi riferisco solo ai vecchi, ma pure a giovani cresciuti qui e ormai esperti come Obiang e Krsticic. Ecco perché chi arrivasse oggi a Bogliasco si integrerebbe in fretta, capendo in fretta il segreto di questo gruppo. Talmente sano che chiunque farebbe fatica a rovinarlo. Siamo uomini di spessore, prima che giocatori”.

Il terzo posto logora?
"Così tanto che vorrei continuare a logorarmi per questo sino al prossimo 31 maggio".

Vuol dire avere consapevolezza dei vostri mezzi.
"Non bisogna pensare di essere forti, ma dimostrarlo sul campo ogni partita. Se ti fai un mazzo così, come capita a noi dal primo giorno di ritiro ad oggi, è normale che pure nel momento in cui le cose non dovessero girare bene, la forza del gruppo verrà fuori. Il nostro percorso di crescita è continuo, ma intanto godiamoci l’attimo. Il mister dice che non abbiamo ancora fatto nulla”.