Ferrero: "Potevamo portare via non dico tre punti ma uno, per colpa di qualcuno non è successo"

07.01.2017 23:30 di  Davide Repetto   vedi letture
Ferrero: "Potevamo portare via non dico tre punti ma uno, per colpa di qualcuno non è successo"
© foto di Federico De Luca

Il Napoli vince con un gol al 95° di Tonelli e ribalta in modo rocambolesco la gara dopo l'autogol di Hysaj, il pareggio di Gabbiadini e l'espulsione di Silvestre al 61'.

Il presidente Ferrero si è molto arrabbiato per l'arbitraggio di questa sera e nel post partita ha parlato del match ai microfoni di Rai Due:

Cosa si sente di dire?
"Ha vinto l'arbitro la gara. Abbiamo dominato il primo tempo, eravamo in gara nel secondo tempo poi c'è stato un'invenzione, un colpo di scena, forse voleva diventare famoso, si è inventato una cosa eclatante e il quarto uomo cosa ha fatto?".

C'è rabbia?
"Devo fare i complimenti a Giampaolo e la squadra, era una partita di calcio meravigliosa, se finiva 1-1 ci stava, non si può fare così, bisogna prendere dei rimedi, l'errore umano ci sta ma non sempre quello contro squadre medie. Gli arbitri devono parlare, io vorrei che adesso l'arbitro venisse qui e parlasse perché oggi ha vinto lui".

Ha parlato con Giampaolo?
"Non l'ho incontrato, eravamo molto arrabbiati entrambi. Cosa devo dirgli? Abbiamo fatto una grande gara ma abbiamo subito una rapina. In Italia la rapina è un reato, adesso a noi chi ce li dà i tre punti?".

Purtroppo nel calcio succede...
"Sono tre anni che faccio calcio, ho subito di peggio, però non è possibile, non sbagliano mai contro Inter, Milan e Juve?".

Muriel in panchina?
"Non c'è nulla, nessun trucco, siamo una squadra trasparente, Quagliarella aveva il raffreddore, Muriel è arrivato due giorni dopo e Giampaolo ha preferito mettere questa squadra".

Come strapparle un sorriso?
"Mi arrabbio ma mi è già passata, potevamo portare via non dico tre punti ma uno, per colpa di qualcuno non è successo, il Napoli non ha bisogno di questo".

Su Gabbiadini?
"E' un grande calciatore, lo abbiamo dato via perché era della Juve. E' stato dettato tutto dall'inesperienza altrimenti era ancora con noi".