Ferrero: "Giampaolo resta. La Samp non è in vendita. Pradè sarà responsabile dell'area tecnica"

18.10.2016 21:22 di Enrico Cannoletta   vedi letture
Ferrero: "Giampaolo resta. La Samp non è in vendita. Pradè sarà responsabile dell'area tecnica"
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© foto di Federico Gaetano

Questa sera, l'ospite d'onore della trasmissione Gradinata Sud, dell'emittente Primocanale, è stato il presidente Massimo Ferrero, che si è presentato in una veste molto compunta ed ha risposto con precisione alle domande dei giornalisti.

"Mi aspetto un derby gioioso, una partita di calcio importante, un grande spettacolo.

Sono molto felice delle scelte che ho fatto nella mia vita, anche quando si sono rivelate delle cavolate. Per Giampaolo ho ponderato molto la scelta. Non è in discussione. Non lo è mai stato.

Giampaolo ama la Sampdoria e quando l'ho scelto sapevo che avrebbe avuto bisogno di tempo: dobbiamo darglielo.

La nostra classifica è bugiarda. Mi rivolgo a Arnuzzo (in studio, n.d.r.) che è un monumento della Samp, e gli chiedo: se avessimo 4 punti in più mi avreste chiesto se Giampaolo fosse in discussione?

Voi siete rimasti a "Sapore di Mare" quando vi scandalizzate per i miei comportamenti. Io ho cercato di lanciare un messaggio in un calcio che è diverso da quello di qualche anno fa. La Samp era arrivata in finale della Coppa dei Campioni. Oggi non ci riesce neppure la Juventus.

I tifosi devono sapere che io ero romanista ma ora della Roma non me ne frega più niente. Amo questi colori.

Io non faccio l'allenatore. Questo è il mio quarto allenatore. Vi voglio ricordare Mihajlovic, Zenga e poi quello che credevo un professore del Calcio, che ho preso facendo un grande sacrificio perché voluto dai tifosi. L'ho accontentato: Ranocchia l'ha voluto lui. Attualmente noi abbiamo due e forse tre persone per reparto. E poi abbiamo Giampaolo che finalmente è quello che io ho scelto e voluto. I miei allenatori sanno che se mi chiedono io cerco di dare.

La cessione di Correa? Si è messo a piangere perché voleva andare via: i tifosi hanno ragione a criticare ma molte cose non le sanno! I tifosi devono sapere che la domenica io soffro più di loro.

"Eder ha chiesto di andare via. Per trattenerlo abbiamo anche proposto un adegiamento di contratto importante che la Sampdoria quasi avrebbe fatto fatica a pagare, ma non c'è stato nulla da fare. Questa è la verità, e vi assicuro che personalmente a volte io coloro le dichiarazioni, ma dico sempre la verità".

Serata molto ricca di rivelazioni importanti e confronto schietto tra i cronisti e il Presidente Ferrero, che ha fatto emergere molte verità o quanto meno le sue posizioni su alcune delle situazioni che avevano lasciato perplessi i tifosi: "La tifoseria della Samp io l'ho nel cuore ... quando cantano e noi si perde ... Se fossi un calciatore darei la vita! Non ho mai criticato il Trofeo Ravano. Non è vero ve lo assicuro. Ho detto che abbiamo dato del denaro e mezzi: siamo stati poi al Ravano e ci hanno trattati male. E allora io ho solo detto che l'organizzazione andava migliorata.

Sabato per favore tutti allo Stadio con la maglia della Sampdoria per solidarietà con Amatrice e la sciagura che l'ha colpita. Metà degli incassi saranno devoluti per la ricostruzione di Amatrice.

Io ho molta stima del Cassano come giocatore, nessuno lo ha emarginato. Sono state fatte delle scelte tecniche. Vorrei ricordare che sono stato io a riportarlo alla Samp".

Si è poi parlato anche del carattere prorompente del presidente, spesso criticato perché ritenuto eccessivo. Massimo Ferrero ha ribattuto: "Questo è servito per andare sui giornali di tutto il mondo, ancora prima di avere i risultati. Che arriveranno! I risultati che vogliono i tifosi arriveranno!".

Alla domanda provocatoria sul valore della Sampdoria, Ferrero si fa serio e risponde: "La mia Sampdoria non ha prezzo e non è in vendita. Le fidejussioni di Garrone, ma cosa dite? Ma di cosa parlate? Ma chi è che ha regalato la Samp? A me non ha regalato niente nessuno, e sto pagando il marchio a Banca Intesa: ho dilazionato i pagamenti e presto questa storia sarà liquidata. Mi sono accollato una società che perdeva soldi. Col mio lavoro e col mio essere presidente operaio ho fatto aumentare il fatturato e capitalizzato la società. Abbiamo pagato i nostri giocatori, e ne abbiamo di proprietà. Si deve sapere una volta per tutte! Ripeto, nessuno mi ha mai regalato nulla! Smettetela di dire che non ho pagato la Sampdoria. Ma i 26 milioni del marchio, chi li ha pagati, secondo voi?

Monumento a Garrone che ha messo cifre blu e ha fatto del bene a questa città, altro che criticarlo. Ci ha rimesso almeno 330 milioni. Io sono grato alla famiglia Garrone, ma non mi ha regalato nulla. Però non dovete toccarmela. Io sono così: aldilà della Sampdoria voglio dirle che se voglio bene a qualcuno, non me lo devono criticare: per me e la famiglia Garrone è cosi!

Io non ho la vostra diplomazia, è questa la mia colpa. Sono sincero e non voglio cambiare.

È stato un errore rientrare in campo a Roma. Io ho litigato con tutti, ma l'arbitro ha deciso di riprendere dopo 92 minuti. Che dovevo fare? Ma voi non vi siete accorti che la partita l'ha vinta il tifo? Ma non fatemi parlare del derby, non ne voglio parlare per scaramanzia.

Ferrero ha, poi, parlato dell'imminente ingresso in società di Daniele Pradè e chiarito come il ruolo dell'ex Roma e Fiorentina non andrà ad intaccare quello di Osti: "Visto che abbiamo tanti cantieri aperti, dalla concessione dello stadio ai lavori che stanno per iniziare al centro sportivo, lui sarà responsabile dell'Area Tecnica. Non andrà in conflitto col ruolo di Osti, assolutamente. Osti è una persona intelligente, solo noi stiamo crescendo e io lavoro venti ore al giorno, c'era bisogno di forze nuove.

Romei è un mio collaboratore e aiuta la Sampdoria. E nelle società è bene che ci siano persone competenti che fuori dal campo ti tutelano e lavorano per la tua sicurezza, mia e dei giocatori".