ESCLUSIVA SN - Mapelli: "Sampdoria Club Carige premia ogni anno i personaggi noti legati ai colori blucerchiati. Per il futuro la squadra ha bisogno di giocatori di spessore"

24.04.2014 09:03 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Mapelli: "Sampdoria Club Carige premia ogni anno i personaggi noti legati ai colori blucerchiati. Per il futuro la squadra ha bisogno di giocatori di spessore"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nell’universo dei club blucerchiati molte sono le iniziative a carattere benefico promosse per coniugare tifo e solidarietà. Il prossimo 6 maggio sarà la volta del Sampdoria Club Carige, che premierà l’attrice e scrittrice Carla Signoris come personaggio sampdoriano dell’anno. Per conoscere meglio l’iniziativa e la realtà del club, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il presidente Giovanni Mapelli.  

Il Sampdoria Club Carige è ormai una realtà consolidata nel panorama dei club blucerchiati: “Sì, siamo arrivati alla ventitreesima edizione del premio che assegniamo tutti gli anni, e siamo attivi da circa venticinque anni.”

Tra poco avverrà infatti la consegna del Premio Samp Club Carige di quest’anno, in cosa consiste questo riconoscimento? “Mettiamo a disposizione di un personaggio noto, tifoso sampdoriano, una somma di tremila euro da devolvere in beneficenza ad un ente a sua scelta. Il criterio di scelta del premiato è che sia un vero tifoso blucerchiato, il più rinomato possibile: negli anni abbiamo premiato Maurizio Crozza, Corrado Tedeschi, i fratelli De Scalzi, Silvia Salis. Scegliamo tra attori, atleti, volti dello spettacolo, autori… Quest’anno la vincitrice è Carla Signoris, scrittrice ed attrice.”

La particolarità del vostro club è di non essere localizzato, ma di riunire tanti sampdoriani di diversa provenienza in tutta la Liguria: “Riuniamo i dipendenti della Banca Carige, ed abbiamo sede presso il circolo dipendenti della Carige, in via XX Settembre a Genova. Abbiamo costituito il club intorno agli anni ’90 per diffondere il nome della Sampdoria. È chiaro però che siamo un club atipico, le nostre attività sono più limitate, perché non possiamo radunare spesso tutti i soci. L’occasione per riunirci è proprio l’evento di premiazione che si svolge annualmente.”

Un suo bilancio dell’annata della Sampdoria, iniziata con premesse negative, e che si sta invece concludendo nel migliore dei modi: “Il bilancio ora come ora è senz'altro positivo, mentre all’inizio sicuramente non lo era. La salvezza raggiunta con cinque giornate di anticipo ha portato grande soddisfazione, e in più c’è il fatto di essere ancora sopra ai cugini.”

Uno sguardo al futuro: quanto è importante la conferma di Mihajlovic? “Lui è un grande motivatore, lo si è visto quando ha preso in mano la squadra, e questa sua indole gli permette di riuscire in certe imprese in cui altri non hanno successo. L’importante è che possa lavorare con i giocatori che vuole, che chiederà alla Società, e se la Società lo accontenterà o meno.”

Ripartire da questa rosa o puntare più in alto? “Secondo me questo organico ha bisogno non di un top player, perché sarebbe pretendere troppo, ma di qualche calciatore “di spessore” in più, per esempio un portiere. Credo che Fiorillo andrebbe visto giocare ancora un po’: se è vero che ha fatto grandi cose sabato a Catania, viene anche da chiedersi perché sia stato così a lungo in panchina. Bisognerebbe dargli più spazio, e più possibilità per vedere come lavora. Il ruolo del portiere è determinante, ci vorrebbe un Handanovic come lo abbiamo visto a Marassi!”

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